La proposta di legge a sostegno dell’editoria si ferma tra i banchi del consiglio regionale. A decretarne lo stop, una nuova mancanza del numero legale emersa durante la votazione degli emendamenti, che ha sancito la sospensione anticipata della seduta ed un nuovo aggiornamento dei lavori.
Causa dell’impasse, la discussione sull’articolo 4 della proposta che disciplina le disposizioni per la promozione ed il sostegno pubblico al pluralismo dell’informazione secondo i principi dell’imparzialità.
A far saltare il banco, un emendamento di “Noi a Sinistra per la Puglia”, fortemente criticato in assise dalle opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
La proposta emendativa prevedeva, in sostanza, di affidare alla Giunta regionale la disciplina che regola l’erogazione dei contributi, assicurando forme di perequazione tra i soggetti beneficiari.
Lo stesso emendamento, veniva cancellata, inoltre, la previsione di escludere i soggetti che, nello stesso anno, hanno beneficiato di contributi della Regione, per un importo uguale o maggiore ad 80mila euro.
Una proposta che, i consiglieri di opposizione, hanno interpretato come uno stravolgimento completo del testo di legge concordato in commissione.
La mancanza del numero legale ha portato (dopo oltre un’ora di sospensione, causa assenza dei consiglieri di maggioranza) alla decisione definitiva di sospendere la seduta.
La legge in materia di editoria potrà essere discussa nuovamente in consiglio regionale solo dopo la prossima sessione di bilancio.
