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“Gìrano – Cinematica di una malattia” di Guglielmo Gianolio al Circolo dei Lettori

Appuntamento venerdì 27 ottobre alle ore 19.30

Venerdì 27 ottobre presso il Circolo dei lettori di Andria (Via Flavio D’Excelsis, 22), si terrà la presentazione di “Gìrano – Cinematica di una malattia” di Guglielmo Gianolio, edito da Durango Edizioni, primo titolo della nuova collana “Chilometro Zero”. La presentazione sarà a cura di Felice Di Lernia, antropologo, editore e curatore della collana. Reading a cura dell’autore.

Chilometro Zero è una collana dedicata alle scritture autobiografiche. La narrazione di sé stessi è una delle forme più alte di scrittura e non una scrittura di risulta. Non è solo scrittura in prima persona: è soprattutto scrittura in persona. La lettura di scritti autobiografici riduce la distanza tra chi scrive e ciò che scrive, al punto che si riduce – inevitabilmente – anche la distanza tra chi scrive e chi legge. Tutti hanno una storia da raccontare, ma alcuni sanno farlo molto bene.

“Vai Manu, vai, corri, arriverà la discesa e dovrai solo frenare, dovrai chinare la tua bici all’interno delle curve e correre, ti riposerai e arriverai al traguardo. È solo una tappa, una dannata tappa da vincere, ma solo una tappa. Il giro si vince alla fine, ed è ancora lungo.” Il primo titolo della nuova collana di Durango Edizioni inaugura il nuovo percorso sulle scritture autobiografiche. “Gìrano – Cinematica di una malattia” di Guglielmo Gianolio è l’avvincente trasposizione, per frammenti ed immagini, del pensiero assordante di un padre il cui piccolo figlio patisce una lunga e grave malattia. In questa lucida elaborazione in tempo reale di una esperienza lacerante, l’apologia della bicicletta è la metafora efficace di un inseguimento esistenziale. Ci si ritrova così a correre con Guglielmo Gianolio avendo il timore di restare senza fiato.

Guglielmo Gianolio, leva ciclistica del sessantotto. Padre di due figli, geologo riqualificato a cuoco dalla Camera del Commercio e dell’Industria Tedesca (IHK). Gli manca la sua vita da sud europeo cui ha rinunciato quando, nel duemiladue, ha scelto autonomamente di vivere a Berlino. Ma non si rassegna e continua a sognare il mare, il sole, la sua terra.

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