Si fa fatica a dimenticare e si fa fatica a pensare che quanto accaduto il 12 luglio scorso possa esser dimenticato. Ma il dolore, non può esser dimenticato, dolore che questa mattina è stato nuovamente ricordato a tutti dalla marcia organizzata a Corato dall’Associazione nata in ricordo di Francesco Ludovico Tedone, il giovane studente coratino rimasto ucciso in quello scontro. In centinaia si sono radunati in Piazza Cesare Battisti attorno ad uno striscione su cui vi erano i nomi delle 23 vittime del disastro ferroviario oltre ad una grande frase con su scritto “Coloro ch enon ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”.

Frase ripetuta durante un breve momento di condivisione e ricordo, dopo la marcia silenziosa per le vie della città di Corato, appena giunti alla Stazione di Corato, quella stazione da cui partì uno dei due convogli in direzione Andria. Poi i 23 palloncini bianchi su cui diversi familiari presenti hanno inciso a penna i nomi dei propri cari scomparsi il 12 luglio e lanciati al cielo.

Una manifestazione, come hanno ribadito gli organizzatori durante il corteo, nata dall’esigenza di ricordare le vittime di quella tragedia ma anche per riaccendere i riflettori su cosa è rimasto dopo quel 12 luglio. I problemi dei pendolari che continuano a subire disagi enormi e l’impossibilità di percepire i treni come un mezzo di trasporto sicuro così come era prima dell’incidente.