Home breaking “Giorgino basta”, Pirro e Bruno: «Inchiodare la maggioranza al proprio ruolo»

“Giorgino basta”, Pirro e Bruno: «Inchiodare la maggioranza al proprio ruolo»

Incontro a Materia Prima. Chiusura e censura del M5S, richiesta di apertura al PD

La politica cittadina è in moto per una riorganizzazione profonda e dopo diverso tempo ad aprire le danze è il centrosinistra che prova a dar una scossa alla sua parte politica ma anche alla maggioranza di centrodestra. “Giorgino basta!” è stato il titolo dell’evento svoltosi a Materia Prima nella serata di lunedì ed organizzato dalle liste di centrosinistra Progetto Andria e Lista Emiliano. In testa il consigliere regionale Sabino Zinni ma anche i consiglieri comunali Giovanna Bruno e Daniela Di Bari oltre al ritorno di Peppino Pirro, uomo da sempre impegnato in politica e che ha animato la serata con un intervento appassionato in apertura.

«Ho ricordato come questo evento nasca dalla necessità di recuperare lo spazio della politica – ha detto Peppino Pirro – la politica è stata azzerata da una condizione amministrativa che ha svuotato di senso sia la partecipazione popolare che l’attività del consiglio comunale. In più si è arrivati ad una cattiveria insana, per esempio nell’ultimo consiglio comunale, come quella perpetrata dal M5S nei confronti di un consigliere di maggioranza al quale portiamo la nostra solidarietà che è uno stile che non ci appartiene. Noi siamo alternativi e c’è la necessità di rivalutare in questo momento proprio il ruolo di opposizione. Giorgino deve esser inchiodato al suo ruolo di amministratore ma nel frattempo dobbiamo rimettere in moto un processo di unificazione del centrosinistra». Il riferimento esplicito è stato al Partito Democratico: «Noi rispetto al M5S siamo alternativi e lo confermano loro e lo confermiamo anche noi, sia per i metodi che per la cultura. Il Pd, invece, è il partito di riferimento del centrosinistra e noi vogliamo anche ad Andria un Pd aperto. Per noi restano imprescindibili tre paletti essenziali. L’opposizione deve recuperare un ruolo di chiarezza e di contrapposizione a Giorgino, serve un’alternativa al M5S, oltre al fatto che non vi siano dubbi sull’onestà delle persone impegnate in questo progetto».

Lunghi ed appassionati anche gli interventi di Sabino Zinni e di Daniela Di Bari oltre a quello di Antonio Griner, uno degli animatori di questa serata e che ha lanciato la petizione popolare che sarà avviata per raccogliere firme a sostegno di una modifica alle tariffe Imu e Tari vista anche una sentenza che tarda ad arrivare e la possibile illegittimità delle tariffe attualmente in vigore da due anni. Per Giovanna Bruno, invece, bisogna ripartire dall’ascolto delle persone e dalla necessità di riportare al centro diverse problematiche: «Non spetta a noi dire se Giorgino deve andare a casa anche perchè lui ha avuto la maggioranza. Ma noi vogliamo inchiodarlo alla responsabilità di governare questa città e di governarla nel migliore dei modi. La gente ci chiede di intervenire su diversi temi come per esempio la scarsa attenzione ai servizi sociali, le opere pubbliche incompiute, il piano della mobilità che non c’è, la città vivibile che non esiste, la rivalutazione urbana che non è stata attuata. Sette anni di amministrazione di centrodestra ed è davvero impossibile che tutte queste problematiche non siano state valutate ed affrontate».

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