Un rapporto che diviene ogni giorno più stretto quello tra il Primo Cittadino di Andria, Nicola Giorgino ed il movimento “Noi con Salvini”. Conferma assoluta la si è avuta sabato pomeriggio quando lo stesso Sindaco di Andria è stato ospite proprio del leader della Lega Nord a Firenze dove è andata in scena una manifestazione in Piazza del Duomo per dire no al referendum costituzionale. Una manifestazione, che in realtà, si è trasformata più in una grande adunata di parte del centrodestra e dal cui palco lo stesso leader leghista si è detto pronto a diventare il prossimo candidato unico per battere Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Dalla Puglia presenti proprio Giorgino e Franco Landella, Sindaco di Foggia, oltre a diversi esponenti locali e regionali di Forza Italia.

«Credo che da questa piazza il centrodestra possa riunire le fila e cambiare le sorti di questo paese e dire no a questa riforma – ha detto dal palco di Firenze Giorgino – perchè questa è una riforma pasticciata ed è una semplice revisione e non modernizza il nostro paese oltre a penalizzare le autonomie locali. Io sono sindaco di una città della puglia, la quarta di puglia, che deve affrontare tantissime problematiche ma grazie all’autonomia dei nostri enti locali riusciamo a prenderci cura delle esigenze dei cittadini perchè le intercettiamo. Questa riforma ci comprime e ci toglie autonomia. Allora tutti insieme dobbiamo costruire un nuovo percorso, costruire una nuova vera riforma costituzionale che possa modernizzare il paese e far ripartire la nostra Italia. Oggi da Firenze due parole ci devono accompagnare. Il coraggio che questi militanti hanno per cambiare il paese e la speranza di un futuro migliore».

Dopo l’appassionato discorso del Sindaco andriese, tuttavia, nella sua terra natia tante sono state le prese di posizione sulla scelta di giungere a Firenze. Il primo ad intervenire sull’argomento è stato il commissario regionale di Forza Italia che ha subito bocciato questa partecipazione toscana con «rammarico, poichè da un evento che, dal No al referendum, si è trasformato nel tentativo di investitura dell’esponente leghista a leader di una coalizione con cui, naturalmente, non si è confrontato. Questa fuga in avanti – ha ricordato Vitali – non fa bene al centrodestra e non fa bene nemmeno alla credibilità di chi si è lasciato coinvolgere, forse ingenuamente, con un pretesto». Chiaro il riferimento proprio ai sindaci partecipanti ma anche agli altri leader territoriali presenti a Firenze. Una scelta che agli occhi di molti è parsa una fuga in avanti anche dello stesso Sindaco di Andria Nicola Giorgino. A ragionare ed a criticare aspramente la partecipazione fiorentina è stato il deputato andriese del Movimento 5 Stelle, Giuseppe D’Ambrosio, che ha ricordato come lo stesso Giorgino avrebbe potuto salire su quel palco come libero cittadino ma non con la fascia di Sindaco poichè «la fascia da Sindaco porta con se la storia di una comunità perché i sindaci passano ma la fascia resta» ha detto ancora l’On. D’Ambrosio, che ha ricordato come questa partecipazione possa portare con se un possibile passaggio nelle fila salviniane in vista delle prossime elezioni Politiche.