Il destino, le fortune, del numero uno non coincidono per forza con quelle della squadra. E come se giocassero due partite distinte. Dopo cinque mesi di sofferenze, di lontananza dal campo di gioco, è tornato tra i pali Jack Poluzzi. Più che una sicurezza, è una certazza perchè il numero uno della Fidelis è stato, al pari di Cianci, il protagonista indiscusso del buon pari conquistato dagli azzurri sull’ostico campo dell’Akragas. Umiltà, sacrificio e voglia di non arrendersi mai fanno della “saracinesca” andriese uno dei punti di forza sul quale questa squadra deve porre le basi per tornare a far bene.
«Quello di Agrigento è certamente un buon punto – afferma Poluzzi – dato che venivamo da una brutta sconfitta casalinga peraltro in un derby. Sinceramente pensavo di non essere ancora in condizioni fisiche adeguate, invece mi sono sentito subito bene e sono felice che il lavoro di questi cinque mesi lontano dal campo abbia dato i suoi frutti. Sono contento per l’esordio perchè grazie al gol di Cianci e a due miei interventi siamo riusciti a strappare questo punto importantissimo. I miei interventi – continua il portiere azzurro – sono frutto soprattutto del lavoro e poi dell’istinto perciò dobbiamo continuare su questa strada e cercare di sbagliare il meno possibile. Adesso dobbiamo cercare di conquistare punti ogni domenica e contro il Cosenza dovremo essere bravi a sfruttare il fattore campo».