Home Attualità Garanzia Giovani Puglia, crescono i numeri ma resta la grana pagamenti

Garanzia Giovani Puglia, crescono i numeri ma resta la grana pagamenti

Solo un giovane su dieci trova lavoro stabile dopo il tirocinio o stage

Al 19 settembre 2016, 97.372 potenziali beneficiari hanno aderito a Garanzia Giovani in Puglia. Dei 97.372 iscritti, sono stati convocati per il primo colloquio 89.253 giovani, pari al 92% degli aderenti. Un dato positivo che evidenzia il grande lavoro finora svolto dai Centri per l’Impiego, in particolar modo quelli delle province di Bari, Brindisi e Foggia che hanno convocato il 97% degli iscritti: nelle suddette province, la convocazione a seguito dell’adesione avviene quasi in tempo reale. Ottime anche le performance dei Centri per l’Impiego delle altre province pugliesi.

Sono stati profilati e hanno stipulato il relativo patto di servizio 58.359 giovani, pari al 60% degli iscritti. In Puglia le iscrizioni crescono di circa 1000 adesioni la settimana e, nonostante il programma sia partito da quasi due anni, questo trend non accenna a diminuire, segnale di una fiducia dei giovani pugliesi nel progetto.

Ai numeri in crescita fanno da contraltare le continue problematiche che affliggono stagisti e tirocinanti. Il principale è quello delle tempistiche dei pagamenti.

Un numero elevatissimo di iscritti riceve gli emolumenti con pesantissimi ritardi, alcuni che hanno già terminato i 6 mesi di tirocinio, non hanno ricevuto nemmeno le prime due mensilità. Una situazione “critica” legata principalmente ai controlli da effettuare in quanto finanziamenti europei, ma che ha scatenato l’ira dei tirocinanti. In molti casi, gli stessi, oltre a non ricevere l’emolumento sono costretti ad anticipare le spese di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro.

Un’altra problematica, non di secondo piano, riguarda il futuro lavorativo dei giovani aderenti: nonostante il bonus occupazionale, sono pochissime le aziende che scelgono di assumere il tirocinante. In pochi hanno la fortuna di poter firmare un contratto a tempo determinato o indeterminato. Un trend negativo confermato dalle ultime statistiche “Adapt”: solo un giovane su dieci trova un lavoro stabile.

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