Complesse indagini avviate nel mese di giugno 2014 e terminate nel successivo mese di dicembre hanno permesso di accertare la commissione del grave reato di estorsione, aggravata dal vincolo mafioso, da parte di S.R. 62enne e P.A. 47enne per i quali è scattata l’ordinanza di custodia cautelare e C.S. 47enne; R.G. 68enne; C.M. 38enne e B.S. 51enne che risultano indagati in stato di libertà.

In pratica, numerose aziende ortofrutticole e agenzie di trasporto di Andria, al fine di far assegnare trasporti e viaggi ad una ditta andriese, formalmente facente riferimento ai quattro indagati ma in realtà riconducibile allo S.R., ricevevano minacce e intimidazioni tali da assecondare le richieste avanzate. In alcuni casi, gli indagati, facevano espressamente riferimento “all’agenzia dei mafiosi”, proprio in virtù del riconosciuto spessore criminale dello S.R..

Gli investigatori si sono trovati davanti ad un muro di omertà e reticenze, giustificato dal timore dei rappresentanti delle aziende ortofrutticole e agenzie di trasporto di subire ripercussioni sia fisiche che materiali in caso di denuncia alle Forze dell’Ordine.

Nonostante questo, gli investigatori sono riusciti ad accertare le singole responsabilità penali ed identificare oltre dieci aziende ortofrutticole e di trasporti, vittime della pratica estorsiva posta in essere dai rappresentanti della ditta di trasporti.