Le notevoli problematiche logistiche dell’Istituto Tecnico Agrario di Andria saranno al centro di una conferenza di servizi che la comunità scolastica dell’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” ha indetto per lunedì 9 maggio, alle ore 17.00, presso la sede coordinata dell’Ita, in P.zza San Pio X, annesso alla sede della Provincia.

Come è noto dall’anno scorso l’Istituto scolastico andriese, che era gestito dalla Provincia, è passato allo Stato e per questo accorpato al Lotti. All’inizio dell’anno in corso è arrivato il decreto del Presidente della Repubblica che stabiliva la definitiva statalizzazione dell’Umberto I. Un passaggio cruciale che ha cambiato gli orizzonti dell’Agrario tanto da ottenere negli ultimi anni un autentico boom di iscrizioni. All’atto burocratico del trasferimento amministrativo non ha fatto seguito un adeguamento della struttura che ospita la scuola e che presenta tanti punti di criticità. Ciò ha spinto il dirigente scolastico del “Lotti – Umberto I”, il prof. Pasquale Annese, a sollecitare in diverse occasioni un intervento delle istituzioni al fine di individuare soluzioni idonee a poter a breve termine assicurare il diritto allo studio degli studenti dell’istituto, che erano state garantite dal vicepresidente della Provincia Bat, ma di cui ad oggi non si è ancora avuto alcun riscontro.

Nello specifico sono stati richiesti il riattamento di 6 ambienti del plesso Ita di Andria per allocarvi 3 aule e 3 laboratori: laboratorio di zootecnia, laboratorio di chimica e laboratorio di agraria, le cui strumentazioni, pur esistenti, sono di fatto inutilizzabili per mancanza di idonei locali, e interventi manutentivi dell’edificio: pareti con umidità ed efflorescenze a vista, vetri sottili e non antischegge, porte delle aule non a norma, infissi in ferro con relative ringhiere in avanzato stato ossidativo, lucernaio nella parte antistante l’auditorium fatiscente.

A tal riguardo si segnala che i recenti interventi manutentivi di natura ordinaria hanno tamponato in minima parte le evidenti e ataviche carenze strutturali dell’istituto, non ultime quelle relative al campo sportivo le cui vie di accesso sono ad oggi di fatto impraticabili, impedendo a circa 400 studenti lo svolgimento della normale attività sportiva. Tutti interventi che servono a garantire quelle condizioni “minime” previste dalla normativa vigente in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre è stata fatta richiesta di utilizzo della tenuta “Papparicotta”. Ci si riferisce alla recente decisione dell’Ente Provincia di indire un avviso pubblico per l’affidamento della conduzione temporanea dei terreni della suddetta azienda agricola ad oggi in totale stato di abbandono. A tal riguardo i tecnici dell’istituto hanno predisposto una dettagliata relazione tecnica.

«La conferenza di servizi – spiega il Preside Annese – è uno strumento previsto dalla legge per far sedere attorno ad uno stesso tavolo gli attori istituzionali, in primis l’ente provincia e chi la rappresenta, per risolvere problemi oramai atavici ed improcrastinabili del plesso dove ha sede l’istituto agrario di Andria. L’attuale vicepresidente della provincia, già mesi addietro, aveva preso un preciso impegno a trovare soluzioni a breve termine onde evitare, come lo scorso anno, di avere i cantieri a cielo aperto nella scuola alla presenza dei ragazzi e con grave nocumento degli stessi. Da allora, benché abbia chiesto e sollecitato più volte un incontro, non ho avuto nessun riscontro, a discapito, ma direi soprattutto a spregio, di centinaia di famiglie che sento di rappresentare e tutelare nel loro diritto di avere una scuola sicura ed agibile. L’istituto agrario è un patrimonio del territorio andriese che va salvaguardato e tutelato ed è per questo che ho chiesto anche l’intervento del Sindaco e dei rappresentanti politici ed istituzionali del territorio. Stante l’importanza delle problematiche sul tappeto la comunità del “Lotti-Umberto I” ha sollecitato la partecipazione di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio alla conferenza perché possano verificare lo stato dei luoghi e le condizioni in cui si svolgono attualmente le lezioni.

Non fosse altro per dare risposte concrete e di breve periodo – prosegue Annese – alle istanze dei genitori, alunni e docenti dell’istituto, già da tempo in fermento, che richiedono con insistenza ed oramai con insofferenza, la soluzione di tali problemi che pregiudicano il normale svolgimento dell’attività didattica. L’auspicio è di trovare soluzioni condivise, ma nel contempo non più prorogabili, per supportare un processo di crescita e di radicamento sul territorio dell’istituto agrario di Andria la cui offerta formativa il territorio sta dimostrando di apprezzare all’unisono con la crescita delle iscrizioni degli ultimi anni».