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Affluenza turistica: Castel del Monte in vetta

Meno incoraggiante la situazione per gli altri siti pugliesi

Alla vigilia dell’inaugurazione della mostra Fibonacci e il numero aureo a cura di Antonino Zichichi, prevista per domani a Castel del Monte, i dati dell’affluenza turistica nella Puglia Federiciana vedono in vetta proprio il maniero federiciano. Annualmente infatti Castel del Monte conta oltre 251 mila visitatori rivelandosi così punta di diamante del neonato Polo museale pugliese, varato a fine 2014 dalla riforma Franceschini e composto da 11 monumenti e luoghi d’arte, cui si aggiungeranno presto altri due: il sito di Canne della Battaglia e il Chiostro di San Domenico a Taranto.

Dark side di questo primato in Puglia sono i numeri che emergono dai dati relativi agli altri siti e che non sono altrettanto confortanti come quelli di Castel del Monte. Il museo e parco nazionale archeologico di Egnazia, ad esempio, contano meno di 29 mila persone l’anno, per restare nel perimetro del Polo Museale , la cui direzione è stata affidata nel marzo 2015 a Fabrizio Vona, già soprintendente per i Beni artistici della Puglia dal 2011 al 2014.

Spostandosi fuori dal perimetro del Polo, anche le altre realtà non registrano numeri importanti. la Pinacoteca metropolitana di Bari conta poco più di 13mila visitatori annui, il il Marta, il museo archeologico di Taranto, 55mila visitatori , e 90 mila per il vicino Castello Aragonese. La situazione insomma non è delle migliori soprattutto perchè si tratta di patrimoni archeologici, storici e artistici straordinari, di estensioni d’area eccezionali, di beni culturali carichi di secoli e leggenda. Probabilmente la lacuna potrebbe essere individuata nella comunicazione e nella promozione evidentemente carenti dei siti. È vero anche però che talvolta mancano gli investimenti per agire in questa direzione e poter offrire servizi adeguati e soprattutto utili per i turisti, per la loro permanenza e per la fruizione dei beni storici, culturali architettonici e paesaggistici al pari delle grandi città a vocazione turistica. Solo così si getterebbero le basi per creare quei presupposti necessari e indispensabili all’incremento dell’affluenza turistica e quindi dei numeri ad essa relativa, affinché il Castel del Monte possa essere in buona compagnia sulla vetta del suo primato.

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