E’ da un po’ che non ci occupiamo di denunciare zone rurali nelle quali vi è un incivile ed incontrastato abbandono di rifiuti. Non perchè questo non accade più ma semplicemente perchè si sposta sempre più in zone nascoste e rurali visto che nelle periferie si stanno moltiplicando le fototrappole e le telecamere. Una pratica che, tuttavia, è dura a morire e che continua a caratterizzare l’idiozia di taluni detti cittadini di questo territorio.

E’ la volta della SP124, una strada che si snoda tra campagne, ulivi e cave, al confine tra Andria, Canosa e Barletta in un triangolo immerso nei percorsi della Strada dell’Olio e della Strada del Vino. Sono molteplici, infatti, le aziende che si possono raggiungere attraversando questa strada provinciale partendo dalla Basilica andriese di Santa Maria dei Miracoli. Dalla sede della Provincia BAT, infatti, ci si inoltra per otto chilometri più o meno nelle contrade rurali dove lo spettacolo è sempre lo stesso ad ogni slargo o ponte: cumuli di rifiuti di ogni genere abbandonati.

L’aggravante è che un po’ su tutto il percorso anche nelle banchine laterali e nei terreni immediatamente confinanti con la strada, vi sono rifiuti di ogni genere tra vetri, legno, plastica e lastre di chissà quale materiale. Insomma tra gli ulivi ed i rifiuti vince senza dubbio l’inciviltà di un territorio che ha ancora moltissima strada da fare per emanciparsi completamente rispetto agli scarti del vivere quotidiano.