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Nuova discarica ad Andria? La Regione Puglia spiega: «Useremo volumi del vecchio impianto»

Si tratta della ex cava dei Fratelli Acquaviva. Scannicchio: «Serve riempimento da 763mila metricubi»

Nessuna nuova discarica nascerà sul territorio del comune di Andria ma per quel che riguarda i rifiuti resta ancora valido il piano approvato nel 2013. La notizia diffusa da esponenti del Movimento 5 Stelle riguardo la nascita di una nuova discarica ad Andria era stata bollata come folle da parte dell’assessore all’ambiente della Regione Puglia Gianni Stea che abbiamo incontrato stamattina per fare chiarezza su questo argomento.

Stea, sostenendo che la notizia così diffusa abbia solo scopi propagandistici da parte dei pentastellati, non può tuttavia che ammettere il fatto che la vecchia discarica di inerti dovrà essere preparata per accogliere in tempi relativamente brevi rifiuti solidi urbani. È una scelta fatta nel 2013 e che ha trovato l’opportunità di essere portata avanti perchè il riempimento dei 763mila metricubi deve essere comunque realizzato in qualche modo per non lasciare una depressione in cui si potrebbero riversare acque meteoriche portando, allora sì, ad un rischio ambientale per quanto molto ridotto come ci ha spiegato il dirigente del servizio rifiuti e bonifica della Regione Giovanni Scannicchio.

La ex discarica di inerti dei Fratelli Acquaviva, acquisita nel 2015 dalla Daneco, proprietaria dell’altra e adiacente discarica di RSU ad Andria, in contrada San Nicola La Guardia, deve subire anzitutto la procedura di chiusura. Successivamente potrebbe essere utilizzata per accogliere gli RSU e restare in funzione per quasi dieci anni servendo l’intero territorio della BAT. Una scelta fatta nel 2013 e oggi più urgente che mai secondo l’assessore Stea.

Il servizio completo su News24.City con le interviste.

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