Ottanta mila firme raccolte, ne servivano 50mila, dai comuni italiani a sostegno della proposta di legge per introduzione dell’Educazione alla cittadinanza che ora potrà approdare alla Camera.

Una delegazione dell’Anci, guidata dal sindaco di Firenze Dario Nardella ha depositato in Parlamento le firme raccolte nel corso di questi ultimi cinque mesi. L’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, fa un passo in avanti ma la strada è ancora lunga.

La campagna, partita lo scorso giugno con il deposito della proposta di legge in Corte di Cassazione, punta all’insegnamento non solo dei principi fondamentali della Costituzione nelle scuole ma prevede anche molte novità: come lo studio del diritto del lavoro, delle Istituzioni europee, dell’educazione ambientale, digitale, alimentare e degli Enti locali con il supporto dei Comuni a cui è riconosciuto il compito di promuovere iniziative di integrazione dell’offerta formativa delle scuole sul funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi.

I fatti di cronaca di questi anni che hanno visto coinvolti i ragazzi sia dentro che fuori le scuole hanno fatto emergere l’esigenza da più fronti di recuperare una dimensione educativa che formi le giovani generazioni. Nelle nuove generazioni sembra mancare il senso di appartenenza alla Comunità e il rispetto e la conoscenza delle buone regole di convivenza.

Sono ventuno i comuni pugliesi che ad oggi hanno aderito all’iniziativa e dato un contributo alla raccolta firme: Andria, Bari, Bitetto, Bitonto, Brindisi, Capurso, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Conversano, Crispiano, Faggiano, Foggia, Galatina, Giovinazzo, Lecce, Lizzanello, Martina Franca, Monta Sant’Angelo, Noci, Palo del Colle e Polignano a Mare.