«Non serviva a nulla piangere, il cancro non sarebbe andato via comunque. Ho deciso di ridere. Ed ora mi ritrovo io a sostenere quelle anime fragili all’inizio della malattia. Che è inutile, fa paura».

E’ vero Teresa, fa paura. Una paura che può comprendere solo chi vive questa “partita”. Ma tu ci hai insegnato qualcosa, e tutta la città oggi te lo riconosce. Quel sorriso radioso non lo dimenticherà nessuno, perché tu grazie ad esso hai ridato speranza a tanti che, come te, erano (e sono) impegnati nella battaglia per la vita. Ma non solo. Con il tuo agire, a dispetto della malattia, hai donato vitalità anche a coloro che affrontavano grandi e piccoli problemi quotidiani. Le iniziative, il blog, i turbanti, i tuoi costanti aggiornamenti, tutto era un esempio per chiunque, andriesi e non.

Ed allora oggi ci uniamo al tuo coro nella battaglia: #FuckCancer. La tua scomparsa, cara Teresa, non è una sconfitta. Dal 29 aprile 2014, come tu stessa mi hai raccontato tempo fa, eri più forte, avevi appreso la consapevolezza che ti mancava. Avevi migliorato i rapporti con le altre persone. E poi hai aggiunto: «Non so come sarei stata oggi se non ci fosse stato il cancro. Adesso non so neanche cosa mi aspetta l’indomani. E mi piace non organizzare più la vita. È bellissimo aspettare quello che ti darà il nuovo giorno. Ora so quanto conti davvero la qualità del tempo».

Nessuna sconfitta, Teresa. Tu ci hai insegnato a trovare il positivo in ogni aspetto della nostra vita. E noi te ne saremo per sempre riconoscenti. Grazie Teresa.

I funerali di Teresa si terranno domani (11 gennaio) alle 16.30 presso la Parrocchia SS. Trinità.