Manca davvero poco per capire chi finirà a processo nell’ambito del procedimento avviato a seguito del disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato gestita da Ferrotramviaria. Mercoledì 19 dicembre (domani ndr), il gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli dovrebbe sciogliere la riserva e decidere sull’eventuale rinvio a giudizio, chiesto dalla Procura della Repubblica, dei 18 imputati tra cui 17 persone fisiche e una società. Nello scontro dei due treni, lo ricordiamo ci fu la morte di 23 persone ed il ferimento di altre 51. Le accuse ipotizzate sono, a vario titolo, disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. L’udienza preliminare è iniziata il 16 luglio scorso ed è proseguita in varie sedute. Dopo le ultime repliche, previste nel primissimo pomeriggio, il gup si ritirerà in camera di consiglio e successivamente dovrebbe pronunciare la decisione con l’emissione del decreto che dispone il giudizio. Secondo l’accusa, il sistema del blocco telefonico utilizzato per segnalare la partenza e l’arrivo dei treni dalle e nelle stazioni era insicuro e obsoleto.

La procura ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati: i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli; il capotreno, sopravvissuto alla tragedia, Nicola Lorizzo; il dirigente coordinatore centrale, Francesco Pistolato; i vertici della società Ferrotramviaria, il conte Enrico Maria Pasquini e la sorella Gloria Pasquini; il direttore generale, Massimo Nitti, e il direttore di esercizio, Michele Ronchi; Giulio Roselli, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria; Vito Mastrodonato, dirigente responsabile della divisione passeggeri; Francesco Michele Schiraldi, capo unità organizzativa tecnica responsabile del coordinamento delle attività delle unità tecniche di divisione e del supporto infrastruttura; Tommaso Zonno, coordinatore responsabile dell’unità tecnica trazione e scorta ferroviaria; Giandonato Cassano, coordinatore di ufficio responsabile dell’unità tecnica formazione e regolamenti unità sociale; Antonio Galesi, capo unità tecnica e responsabile unità tecnica movimento stazioni; Virginio Di Giambattista, direttore generale della Direzione generale per i sistemi di trasporto e impianti fissi e il trasporto pubblico locale; Alessandro De Paola e Pietro Marturano direttori dell’Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria, il primo dal gennaio al giugno 2011 e dal giugno 2013 al dicembre 2014, il secondo dal 19 febbraio 2015. Elena Molinaro, direttore della divisione 5 della direzione generale-Tpl, è l’unica ad aver scelto il processo con rito abbreviato che si terrà a marzo. Sono costituiti come parti civili (solo nei confronti delle persone fisiche) Regione Puglia, Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, associazioni Acu e Anmil, i parenti delle vittime e i viaggiatori sopravvissuti. Ferrotramviaria e Ministero dei Trasporti sono stati ammessi come responsabili civili.