Un ulivo attaccato dalla Xylella viene tagliato con le motoseghe ad Oria (Brindisi), in località Frascata, 13 aprile 2015. ANSA/ STEFANIA CONGEDO

Ben 11.300 piante di cultivar di oliva FS17 (favolosa) per essere messe a dimora nei fondi dei 160 produttori che intendono investire per dare continuità e futuro alla vocazione olivicola delle proprie Aziende sono state consegnate ieri nella sede della Cooperativa Acli di Racale, in provincia di Lecce.

«Riparte così da Racale, in forma massiccia – si legge in una nota – la rinascita del comparto e la rigenerazione del patrimonio olivicolo salentino distrutto dalla Xylella».

I soci della Cooperativa riceveranno le piante resistenti alla xylella e provenienti dai campi madre – dislocati ad Andria e Bitonto – del consorzio Oliveti d’Italia, e controllati dall’istituto Basile-Caramia alla presenza dell’Osservatorio Fito-Sanitario della regione Puglia. In questi ultimi mesi sono state messe a dimora quasi 65.000 piantine di Favolosa e Leccino in impianti negli agri di Caprarica, Ruffano, Cisternino ed altre 200.000 verranno consegnate nei primi mesi del 2019.

«Quello di Racale – viene sottolineato ancora nella nota – è il primo esempio di una intera organizzazione olivicola a ricevere le piantine resistenti alla xylella per poi impiantarle entro Natale. La consegna delle piante, benedette da un sacerdote, è avvenuta nel frantoio della Cooperativa ed è stata preceduta dall’approfondimento sulle tecniche di trapianto e allevamento della favolosa da parte dei tecnici del territorio e dal contributo delle rappresentanze istituzionali del territorio che si stanno battendo per agevolare la ripresa delle attività della filiera olivicola».