Declina l’incarico e chiede al Sindaco di mettersi subito al lavoro senza attendere gennaio per «redimersi dopo aver combinato tanti guai». Uno dei tanti passaggi della nota di Nino Marmo, consigliere comunale e regionale di Forza Italia che ieri, durante la conferenza stampa del Sindaco Nicola Giorgino sul piano di riequilibrio approvato, è stato nominato dal Primo Cittadino quale consigliere delegato all’organizzazione della riscossione dei tributi. Una diatriba tra i due che in realtà prosegue ed un colpo a sorpresa del Sindaco che non ha lasciato indifferente lo stesso Nino Marmo: «È proprio vero il detto che dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio, così come è altrettanto evidente che il nostro Sindaco, anche nei momenti di maggiore tragicità, riesce a mantenere una notevole vis comica».

«Di nuovo ci troviamo davanti a decisioni prese a mezzo stampa comunicate senza aver prima condiviso alcunché. Naturalmente non posso che ringraziarlo per aver pensato a me per un così alto e prestigioso incarico. Quello che però mi riesce difficile comprendere è come mai solo pochi mesi addietro riformulava la nuova giunta senza chiedere, anche in quel caso, il Consiglio di alcuno, tantomeno il mio, ed oggi addirittura mi nomina delegato alla riscossione dei tributi, di fatto sconfessando quanto fatto fino a ora e commissariando il novello Assessore Lullo. Sbaglierò ma vedo in questi gesti la volontà di affrancarsi da ogni responsabilità e recuperare un’immagine nuova dopo tutto quello che è accaduto. Non c’è una strategia, nè una visione e nè un sincero operare per il bene della Città. Ricordo all’illustre Sindaco che nei primi giorni del 2014 ritenni di lasciare l’incarico di Presidente del Consiglio, proprio perché non condividevo azioni e comportamenti che ci hanno portato ad oggi».

«Non ho cambiato idea e in questi anni ho sempre mantenuto una piena libertà di pensiero e di azione esercitando il mio ruolo di Consigliere Comunale leale al vincolo di maggioranza, ma non cieco davanti agli errori che si stavano compiendo. Io mi sono assunto le mie responsabilità e ho cercato, come si può vedere dall’ultima seduta di Consiglio, di intervenire per correggere ulteriori errori. Adesso è arrivato il momento che altri si prendano le proprie responsabilità e tornino a ricoprire al meglio il ruolo di guida di un’amministrazione. Per questi motivi mi vedo costretto a declinare l’incarico prestigioso che mi vuol conferire».

«Il Sindaco sappia che la mancata esternalizzazione non è un affare per me, ma una scommessa di redenzione per lui, dopo aver causato tanti guai. Non aspetti gennaio, pertanto, ma si metta al lavoro subito, senza perdere tempo a scherzare con il fuoco. È la Città che glielo chiede, fino a quando potrà farlo. Basta colpi di teatro e cerchiamo di essere seri».