«Martedì 27 novembre – ha dichiarato Giovanni Vurchio, segretario PD Andria – avrà luogo un Consiglio Comunale cruciale, durante il quale si discuterà l’approvazione del tanto discusso Piano di Riequilibrio Pluriennale, divenuto necessario a seguito del pre-dissesto dichiarato dall’Amministrazione Giorgino.

Le conseguenze di questo provvedimento saranno drastiche per noi cittadini e graveranno sull’intera comunità locale per i prossimi quindici anni. Tutti i settori saranno interessati: dall’agricoltura all’edilizia pubblica e privata, passando per turismo, sport, cultura, lavoro e servizi essenziali, a cui bisogna aggiungere un ulteriore aumento della Tari (la tassa sui rifiuti), delle spese sulle pubblicità ed affissioni, senza dimenticare l’aumento delle strisce blu. Saranno effettuati dei tagli a diversi servizi pubblici e si prevede un aumento delle tariffe su molteplici fronti. Anche la “Multiservice” subirà un taglio vicino al milione di euro, mettendo a rischio il futuro di molte famiglie.

Questo Piano si fonda, inoltre, su alcune presunte e fantasiose entrate, preventivate al solo fine di garantire un minimo equilibrio a queste pagine sconclusionate ed utopiche. È stata prevista un’entrata di tre milioni e settecentomila euro per la vendita del mattatoio comunale, piuttosto complicata, che dovrà verificarsi entro il 2019. Questa cessione, secondo stime alquanto discutibili, dovrà servire per ridurre un mutuo esistente e che grava pesantemente sulle casse del nostro Ente. Anche gli alloggi di Via Salemi (ex IACP) dovrebbero essere oggetto di un piano di vendita, a seguito dell’approvazione da parte della Regione Puglia.

Ancora, il Piano di Riequilibrio prevede l’esternazionalizzazione dell’attività di recupero dei tributi, attualmente gestita dall’ottimo personale dell’Ufficio Tributi. Insomma, questi sono solo alcuni dei tanti danni, frutti indigesti degli effetti devastanti di soli otto anni di Amministrazione del centrodestra, resasi protagonista di un’azione politica superficiale ed arrogante. A questo generale fallimento politico, si risponde con un modico taglio del 25% dello stipendio di Assessori e Sindaco, a partire dal 2019, piuttosto che con l’eliminazione totale degli stessi, come da noi più volte domandato.

Il Partito Democratico chiede al sindaco Giorgino di spiegare ai cittadini quali siano state le cause che hanno condotto la città in questa delicatissima situazione, senza appigliarsi a fantomatiche colpe degli altri, a causa della quale saremo costretti a subire delle inaccettabili ingiustizie sociali per più di un decennio!».