Dalla Delibera di Giunta Provinciale n. 83 del 24 settembre 2013 alla Determinazione Dirigenziale n. 1108 del 22 novembre 2018, passando per una miriade di note tra i tanti enti implicati in una progetto dalle grandi dimensioni come la costruzione della Tangenziale Ovest della Città di Andria. E’ infatti di due giorni fa la determina dirigenziale della Provincia BAT in cui c’è l’ok definitivo per la Valutazione di Impatto Ambientale dell’opera, un tratto di strada di poco più di nove chilometri con la costruzione di un nuovo tracciato tutto in territorio di Andria. Il nuovo tracciato avrà inizio in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. 2 (ex SP231) sino a superare via Canosa e ad innestarsi con l’altro raddoppio in corso di realizzazione sino a Canosa di Puglia. Tra le opere di nuova costruzione vi sarà anche un viadotto a 5 campate sul Canale Ciappetta-Camaggio ed un altro viadotto a 3 campate. Il progetto, lo ricordiamo, è stato aggiudicato definitivamente alla ditta “Doronzo Infrastrutture srl” e fu aggiudicato per un importo complessivo di poco inferiore ai 27milioni di euro. La Tangenziale Ovest, nelle intenzioni, servirà anche il nuovo Ospedale di Andria che sarà costruito proprio a ridosso del nuovo tracciato nei pressi del Cimitero comunale.

La notizia, ovviamente, diviene importante soprattutto perché conclude un iter procedurale durato oltre 4 anni e mezzo ed in cui le note, i riscontri, gli incontri e le conferenze di servizi, arrivano a costituire un incartamento davvero esteso sull’opera. La ditta, Doronzo Infrastrutture, presentò infatti il 14 febbraio del 2014, dopo l’approvazione del progetto preliminare da parte della Provincia BAT, la richiesta per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Inizialmente una procedura piuttosto spedita con un anno 2014 particolarmente produttivo con il coinvolgimento di tutti gli attori in campo tra cui Comune di Andria, Regione Puglia, Sovrintendenza, Autorità di Bacino e così via. Ogni ente coinvolto ma, dopo la prima riunione della Conferenza di Servizi avvenuta il 24 aprile 2014 comincia il lento stop delle corrispondenze. Dopo la fitta corrispondenza del 2014, tra 2015 e 2016 invece, si blocca tutto l’iter. La corrispondenza si interrompe e riprende solo attorno al mese di giugno del 2016. Ed infatti l’11 luglio 2016 viene riattribuita alla Provincia BAT la competenza allo svolgimento del solo procedimento di VIA. Ma solo ad inizio 2018, dopo una accelerazione degli uffici competenti della Provincia BAT, si arriva alla convocazione di una seconda conferenza di servizi svoltasi poi a fine febbraio. Qualche giorno prima di quell’incontro è arrivato il primo parere negativo all’opera a firma di Legambiente Puglia che chiedeva una revisione dello stesso in favore di una sistemazione dell’attuale tracciato.

Ok da Arpa Puglia, Regione Puglia (con qualche prescrizione rispetto all’espianto ed alla tutela di ulivi monumentali), Comune di Andria che oltre al via libera riguardo agli aspetti ambientali non ha mai dato nuove controdeduzioni sugli aspetti urbanistici, Commissione Locale Paesaggio della Provincia BAT, Comitato Tecnico Provinciale, ed infine quello del Consiglio dei Ministri arrivato il 15 ottobre scorso. Un no alla procedura di VIA è invece arrivato, oltre che da Legambiente anche dalla Soprintendenza delle Belle Arti per via del “Tratturello n. 94” che comunque dovrà esser salvaguardato modificando il progetto e lasciando almeno 50 metri di distanza con una delocalizzazione di una rotatoria prevista. Sulla vicenda, tuttavia, si registra anche una presa di posizione del consigliere regionale, nonché comunale, di Forza Italia e cioè Nino Marmo che ha ribadito più volte la sua contrarietà all’opera così come evidenziato anche da Legambiente. Dall’amministrazione comunale, tuttavia, nessuno stop per una procedura che ora continuerà il suo iter lunghissimo così come ampiamente ripercorso in questa breve ma già lunghissima sintesi, tutta ancora da scrivere.