Tutto l’ufficio ragioneria, tutti i dirigenti ed alcuni funzionari del comune di andria sono da ieri precettati: finesettimana di lavoro per arrivare entro domenica alla chiusura dei conti per presentare il piano di riequilibrio. Sono ore intense negli uffici comunali di andria per arrivare a presentare quel piano di predissesto che dovrebbe consentire all’ente di accedere al fondo rotativo: una sorta di mutuo per ripianare i debiti. La scadenza, è fissata al 27 novembre. Anche se qualcuno cavilla sostenendo che si possa usufruire di qualche giorno in più, dubitiamo che questa volta l’amministrazione comunale voglia correre il rischio di superare i termini per la presentazione del piano e rischiare una bocciatura che, portando il comune in dissesto, potrebbe avere rispercussioni anche sui consiglieri comunali. L’elaborazione del piano è stata ed è ancora in redazione sotto la supervisione del professor Andrea Ziruolo: consulenza che costerà circa 4000euro al comune.

I tempi sono quindi serrati. La delibera entro il finesettimana per passare tra lunedì e martedì dai revisori dei conti, poi dalla commissione consiliare e approdare per l’approvazione in un consiglio comunale che quasi certamente dovrà essere convocato in via d’urgenza. Fornitori, servizi, utenze: dall’adesione al piano di riequilibrio ad oggi e non è ben chiaro ancora per quanto, le spese del comune sono in una fase di incertezza che sparge nervosismo. Se gli operatori della sangalli sono stati convocati dalle sigle sindacali nei giorni scorsi per essere messi al corrente della criticità economica aziendale, sono invece mesi che i dipendenti della ASA l’azienda che si occupa del trasporto pubblico nella città di Andria ricevono in ritardo lo stipendio. Una situazione che finora è rimasta tra le mura della sede aziendale ma che comincia ad agitare gli animi dei dipendenti che a questo punto meditano azioni di protesta: una eventualità da scongiurare assolutamente perchè le loro prestazioni sono al servizio delle fasce più deboli della popolazione, anziani su tutti: uno stop al servizio di trasporto potrebbe avere effetti clamorosi.