«Noi famiglie delle vittime abbiamo finora assistito alle udienze con grande rispetto le arringhe degli avvocati della difesa degli imputati, ma vogliamo puntualizzare un passaggio a dir poco squallido da parte degli stessi. Con orgoglio è stato detto che hanno erogato ben 16 milioni di euro come risarcimenti. C’è poco da essere orgogliosi, in questa tragedia sono morte 23 persone e 51 sono i feriti». Ci tengono a precisare questa situazione i parenti e familiari delle vittime che stanno seguendo giorno dopo giorno l’evolversi del processo sulla tragedia della Bari-Nord.

«Dall’appello del giudice – spiegano – risulta che quasi tutti i feriti siano stati risarciti, perché risultano solo come parte offesa. Per le vittime, le costituzioni di parte civile, risultano invece numerosissime. Ciò vuol dire che sono numerose le famiglie che hanno scelto di essere in prima linea nel processo. È doverosa questa precisazione».

«Riguardo alle prossime udienze – concludono – vogliamo specificare che l’aula bunker non è altro che una ex palestra, freddissima e priva di riscaldamento. Non siamo costretti ad essere presenti, ma è doveroso farlo per rispetto dei nostri cari defunti. È oltraggioso che ci facciamo morire di freddo, essere trattati in questo modo. Non bastano il dolore, la rabbia e le umiliazioni che abbiamo subito finora? Tutto ciò che abbiamo vissuto, e che continuiamo, a vivere ha del surreale».