E’ iniziato con circa un’ora di ritardo rispetto alle 13, orario previsto di inizio della nuova udienza preliminare per il processo sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato gestita dalla Ferrotramviaria. Davanti al gup, Angela Schiralli, questo pomeriggio nell’aula bunker del carcere di Trani, quattro dei 18 imputati nel procedimento.

Il primo ad esser ascoltato è stato il Cav. Enrico Maria Pasquini che ha subito respinto tutte le accuse a lui addebitate ricordando come già tre anni prima della tragedia del 2016, lui avesse lasciato l’incarico. Il tragico evento, secondo Pasquini, è da addebitare esclusivamente ai quattro addetti alla circolazione dei treni. A seguire proprio il capostazione di Andria in servizio al momento dell’impatto, Vito Piccarreta, che ha ammesso le proprie responsabilità ma non per tutti i capi di imputazione. Poi anche l’altro capostazione Alessio Porcelli ed a chiudere i quattro interventi è stato Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale di Ferrotramviaria, che ha ricordato come l’errore sia stato proprio del dirigente di movimento e nessuna responsabilità può esser addebitata a lui. Dopo circa un’ora e mezza l’udienza è stata aggiornata. Ora la parola torna in aula, ma con altri imputati, martedì prossimo sempre all’interno del carcere di Trani.