«Non si tratta di amianto ma di materiale inerte ed innocuo per la salute pubblica. Nessun pericolo, dunque». E’ una nota di Onda d’Urto ed in particolare a firma del presidente Antonio Tragno, che dopo l’allarme lanciato ieri proprio sull’amianto presente in città anche in luoghi particolarmente sensibili, oggi ha avuto rassicurazioni rispetto al parcheggio dell’Ospedale “Bonomo” di Andria. «Abbiamo chiesto ed ottenuto un colloquio con il direttore sanitario Stefano Porziotta. Non solo ci ha detto che le analisi di ricerca delle fibre di asbesto, le temutissime fibre che provocano il cancro se inalate, sono assenti ma che a brevissimo le onduline saranno rimosse da una ditta incaricata».

«In riferimento alla nostra nota di ieri – spiega Tragno – nella quale abbiamo evidenziato numerose segnalazioni di probabile materiale (onduline per tettoie) posizionate in un luogo pubblico (parcheggio dell’ospedale di Andria) possiamo comunicarvi che, nonostante tale situazione abbia allarmato molti cittadini, che a noi si sono rivolti per comprendere come mai si permettesse che l’amianto stesse in un luogo di cura senza che nessuno se ne occupi, non abbiamo girato la testa dall’altra parte ma ci siamo interessati e possiamo dire con assoluta certezza che non si tratta di amianto. Abbiamo ringraziato il gentile e disponibile direttore sanitario e ci siamo convinti ancora una volta che occuparci degli allarmi sociali e trovare una soluzione che li dissolva non solo è doveroso ma anche auspicabile per quanto siamo semplici cittadini».

Poi la nota prosegue: «E dire che ci chiamano “allarmisti” ossia “soggetti che creano allarmi” – spiega Tragno – State sereni, cari cittadini. Nessun allarme. Settimana prossima invece speriamo di potervi dare maggior informazioni sul capannone industriale con probabile tetto in amianto, ubicato in una zona ad alta densità di popolazione, anche in questo caso abbiamo interessato e sollecitato le istituzioni cittadine (Sindaco, Assessore, Comandante Polizia Locale e Dirigente Ufficio Ambiente), vedremo cosa ci sapranno dire.