Il Consiglio dei ministri ha deliberato, di consentire la prosecuzione del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di completamento dei lavori della Tangenziale Ovest di Andria, S.P. 2 dal Km 43+265 al Km 52+295. Lo stesso Consiglio dei Ministri ha comunque ricordato che la VIA dovrà valutare anche il rispetto della prescrizione del Ministero dei beni e delle attività culturali per la distanza di almeno 50 metri dal “tratturello n. 94 – via Traiana”.

Prosegue dunque il lunghissimo iter burocratico avviato sin dal 2013 per l’avvio dei lavori per il completamento della Tangenziale Ovest. Il tratto interessato, poco più di nove chilometri, lo ricordiamo, è stato aggiudicato definitivamente a dicembre del 2014 alla ditta “Doronzo Infrastrutture srl”. Il complesso progetto fu aggiudicato per un importo complessivo di poco inferiore ai 27milioni di euro. Il progetto, lo ricordiamo, prevede la costruzione di un nuovo tracciato tutto in territorio di Andria ed avrà inizio in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. 2 (ex SP231) sino a superare via Canosa e ad innestarsi con l’altro raddoppio in corso di realizzazione sino a Canosa di Puglia. Tra le opere di nuova costruzione vi sarà anche un viadotto a 5 campate sul Canale Ciappetta-Camaggio ed un altro viadotto a 3 campate.

La Tangenziale Ovest, nelle intenzioni, servirà anche il nuovo Ospedale di Andria che sarà costruito proprio a ridosso del nuovo tracciato nei pressi del Cimitero comunale. Il progetto, in realtà, ha trovato parere negativo, con una nota ufficiale arrivata qualche mese fa, da Legambiente Puglia che chiedeva una revisione dello stesso in favore di una sistemazione dell’attuale tracciato.