E’ un pari «indigesto» come lo ha definito in sala stampa il tecnico della Fidelis Andria Alessandro Potenza, quello arrivato all’esordio in campionato al “Degli Ulivi” nella 2^ giornata di Serie D contro il Nardò. «Prendiamo quello che è il responso del campo – ha spiegato Potenza – un pari che ci sta molto molto stretto. Sono molto amareggiato. Indipendentemente dal gioco espresso dalla squadra, che non mi è piaciuto particolarmente perchè vorrei che per 95 minuti a tamburo battente si sviluppasse quello che chiedo, è oggettivo che dobbiamo metterla dentro perchè le occasioni da gol create nel primo tempo sono state clamorose».

Il tecnico, tuttavia, ricorda come ci possano comunque essere delle attenuanti: «A volte ovviamente c’è l’avversario – ha spiegato Potenza – ma anche una condizione fisica che oggi ha permesso di far vedere qualche minuto in più. Il dato oggettico è che la palla devi metterla in campo». Resta il grande rammarico di non aver chiuso il match nel primo tempo in particolare con quell’azione del trio d’attacco non concretizzata da Stranges: «L’occasione di Stranges a porta vuota non so bene la definizione da dare – ha detto Potenza – Ma lo stesso Stranges ha fatto una partita eccezionale e gli ho già detto che i gol arriveranno. Mi basta il suo grande impegno e la sua grande qualità».

Alla Fidelis è mancato praticamente solo il gol anche se dopo l’espulsione di Cipolletta la difesa ha pericolosamente sbandato sino a prender proprio il gol del pari: «Il dato oggettivo è che il risultato di 1 a 0 non è sicuro per niente – ha concluso Potenza – Noi dobbiamo fare il mea culpa perchè per quanto prodotto nella prima parte dovevamo chiudere la gara e non ci siamo riusciti».