«Come ormai noto, l’Amministrazione comunale di Andria non fornisce rassicurazioni alle scuole statali dell’infanzia e del primo ciclo, nonché alla cittadinanza, in merito alla erogazione del servizio di refezione scolastica. Il Comune di Andria faccia chiarezza al più presto su come intende reperire i fondi per garantire servizi essenziali per la comunità, quali la refezione scolastica, l’assistenza specialistica e il trasporto». Inizia così la nota della Uil Scuola dopo la notizia della sospensione dei servizi scolastici nella città di Andria

«L’anno scolastico è ormai cominciato e sarebbe inaccettabile far pagare ai lavoratori, alle famiglie e ai giovanissimi cittadini andriesi il conto salato e i disagi conseguenti alla nota situazione di bilancio. Così sono a rischio oltre 100 posti di lavoro per sezioni a tempo normale e classi a tempo pieno già autorizzate e si mette in gioco l’offerta formativa andriese. La Puglia è già in fondo alla classifica nazionale per utilizzo del tempo pieno e ci chiediamo come possano verificarsi tali situazioni in una regione, premiata per il progetto “Diritti a scuola”, in cui vengono meno i diritti essenziali per i cittadini più deboli ossia gli alunni. Ci auguriamo, quindi, che nelle prossime ore il primo cittadino e l’amministrazione forniscano risposte concrete alla collettività. La Scuola subisce già gli effetti delle pesanti penalizzazioni dovute a scelte scellerate dei governi passati, non è il caso che anche l’istituzione locale infierisca in questo modo».

«Per queste ragioni, la nostra protesta continuerà sabato 22 settembre 2018 a partire dalle ore 10 con un sit in davanti alla sede del Municipio di Andria per rivendicare le opportune garanzie sulla erogazione del servizio di refezione scolastica e di altri servizi, di competenza comunale, eventualmente a rischio. Per tale occasione chiediamo sin d’ora che una delegazione sia ricevuta dal Sindaco».