«E’ una situazione chiara nella sua drammaticità». Sono le prime parole di Antonio Nespoli, consigliere comunale di Forza Italia nonchè Presidente della 4^ commissione, al termine proprio della seduta in cui si è potuto interrogare direttamente sia la dirigente Ottavia Matera che l’assessore Gianluca Grumo per i servizi della pubblica istruzione. La certezza è che per ora, ad anno scolastico praticamente iniziato, non parte nessuno dei servizi della pubblica istruzione. Non vi sarà mensa scolastica sia per le scuole dell’infanzia che per quelle primarie e non vi sarà neanche l’assistenza specialistica per circa 250 bambini e ragazzi. Per entrambi i servizi, importantissimi per moltissime famiglie andriesi, non sono mai partiti i bandi che, nonostante fossero già stati approntati dagli uffici della pubblica istruzione sin dal mese di giugno, non hanno mai avuto il visto di copertura finanziaria. Solo in seguito, poi, è arrivato anche il via libera al piano di riequilibrio pluriennale.

Per entrambi i servizi, ha spiegato la dirigente durante la seduta di commissione, non sarà possibile avviare nessuna procedura di proroga tecnica poichè entrambi i bandi hanno terminato la loro naturale vita e cioè tre anni più il rinnovo di uno. Servizi scaduti il 30 giugno 2018. Per l’Asilo nido comunale, invece, si sta cercando di approntare uno stralcio al bando complessivo di affidamento del servizio di refezione scolastica, con la possibilità di far partire più rapidamente il tutto grazie ad un avviso pubblico. Manca, tuttavia anche qui, un visto di via libera finanziario. Sull’asilo nido ci sarebbe anche la necessità di implementare il personale per evitare situazioni di emergenza. Per il tema libri scolastici, invece, sembra essersi risolta l’agitazione di questi giorni attraverso un chiarimento con le scuole cittadine che dovranno singolarmente accordarsi con le stesse cartolerie. Successivamente sarà lo stesso ente comunale a provvedere, tramite contributo, al pagamento dei corrispettivi alle stesse scuole.

«Sono molto rattristato e sconcertato – ha spiegato Antonio Nespoli – nell’imminenza dell’anno scolastico i servizi della pubblica istruzione sono tutti bloccati. Potrebbero partire soltanto tra mesi. La stessa dirigente ci ha spiegato che per espletare un bando di così grande entità economica come quelli che andrebbero fatti vanno via non meno di 5-6 mesi. Questa situazione porterà inevitabili ricadute negative sulle famiglie andriesi, sull’organizzazione dei tempi, sull’offerta didattica, sulla socialità dei bambini stessi. Insomma sono davvero rattristato. Questi erano servizi fondamentali per la città e per le famiglie. In più ci saranno quasi certamente ulteriori ricadute anche sull’occupazione».