Un nuovo elenco di rilievi è stato notificato ieri al comune di andria dalla corte di conti. Quaranta pagine che si concludono con una richiesta di audizione per il sindaco Nicola Giorgino atteso presso la sede barese il 28 settembre. I rilievi riguardano gli anni 2013, 2014 e 2015 e fanno esplicito riferimento ad alcune voci registrate in entrata che non hanno trovato effettiva corrispondenza negli incassi fatti dal comune. In quegli anni furono inserite per esempio a bilancio voci di incasso dall’italgas di oltre settecentomila euro all’anno che, pur poggiando sulla presunzione che alla prima sentenza che impose ad italgas di riconoscere al comune l’utilizzo della rete gas ne sarebbero seguite altre di uguale tenore, successivamente questo non è accaduto e il comune si è trovato a dover far fronte all’introito mancante. Intanto le settimane di ferie che caratterizzano gli uffici pubblici di tutta italia hanno significativamente rallentato il lavoro di ricognizione della debitoria che si sta cercando di ricostriure minuziosamente per portare, nel consiglio comunale del 29 agosto, l’ormai famoso  assestamento generale di bilancio e salvaguardia equilibri per l’esercizio 2018/2020 diventato pomo di discordia all’interno della maggioranza. Con forza italia che chiedeva di procedere immediatamente all’avvio del piano di rientro da concordare con la corte dei conti e con i giorginiani che invece insistono per utilizzare tutto il tempo a disposizione. La mancata approvazione del punto nel consiglio dell’otto e nove agosto, ha infatti portato alla procedura di diffida firmata dalla prefettura bat perchè sia convocato entro 15 giorni il consiglio che deve deliberare l’equilibrio di bilancio e, lo specifica la nota della prefettura, in mancanza di equilibrio devono essere approvati i provvedimenti necessari al ripristino del pareggio. In mancanza, ribadisce ancora la prefettura, come sempre accade in questi casi, sarà nominato un commissario per l’adempimento di questi obblighi di legge. La data del 29 agosto rientra nei termini imposti dalla prefettura e, se come sembra, sarà rilevato uno squilibrio di bilancio, ci saranno trenta giorni per presentare un piano di rientro alla corte dei conti. Giorni che il comune sfrutterà anche nell’attesa dei dati che la società municipia è incaricata di restituire al comune e che potrebbero far partire una raffica di accertamenti fiscali che oggi rappresentano gran parte dei problemi del comune di andria con una evasione che si potrebbe attestare attorno al 40%.