«Dieci morti sulle strade in appena due giorni richiedono una riflessione che non può essere circoscritta alle condizioni di sicurezza delle nostre strade. E’ evidente che vanno anche considerate le condizioni psicofisiche di conduzione degli autoveicoli, non solo in caso di riabilitazione alla guida, perché si sottovalutano i pericoli che queste comportano. Probabilmente è arrivato il momento di introdurre queste valutazioni in tutte le scuole guida, lavorando soprattutto sulle nuove generazioni». E’ quanto sostiene il presidente dell’Ordine degli Psicologi Antonio Di Gioia, commentando l’autentico bollettino di guerra registrato nei giorni del Ferragosto in Puglia.

«Lo stress, l’assunzione di alcol o droghe, anche leggere, l’utilizzo di cellulari ed altre apparecchiature elettroniche, ma anche ore di stordimento nei locali, il caldo, il sonno: sono un’infinità le cause che possono portare alla distrazione. Ma il vero problema – sottolinea Di Gioia – non sono la distrazione o le cause che la provocano, bensì il fatto che tutto questo venga sottovalutato da chi si mette alla guida, che di contro sopravvaluta le proprie capacità di controllo, quasi di onnipotenza rispetto a qualsiasi altro fattore. E non sono casi rari, ma assai frequenti. Noi sentiamo parlare degli incidenti mortali, ma quanti altri si verificano fortunatamente senza provocare morti e di cui non sappiamo nulla? Bisogna intervenire e bisogna farlo soprattutto sui giovani. A settembre chiederemo alla Regione di inserire gli psicologi in tutte le commissioni delle scuola guida, come da normativa vigente, e nelle scuole superiori, per parlare ai ragazzi del quinto anno».

«Crediamo di poter dare un importante contributo – aggiunge Di Gioia – come anche possiamo aiutare le vittime degli incidenti e i loro familiari: i disturbi post traumatici non vanno sottovalutati e, anzi, vanno curati con l’aiuto di specialisti. Anche in questo gli Psicologi pugliesi sono a completa disposizione di chiunque voglia intraprendere un percorso in tal senso».