«L’attuale situazione politico-amministrativa richiede una profonda riflessione, oltre che l’assunzione di responsabilità specifiche, da parte di ciascun consigliere comunale. Per quanto mi concerne, è venuto il momento di trarre le dovute conseguenze, per senso di responsabilità istituzionale nei confronti della nostra città che merita, finalmente, una “operazione verità”, a fronte di scelte politiche poco trasparenti operate dall’Amministrazione Comunale in tutti questi anni, Sindaco in testa». Inizia così la nota del consigliere comunale di Forza Italia Saverio Fucci.

«Una “operazione verità” che deve inchiodare alle proprie responsabilità colui il quale ha consentito che si arrivasse a questa situazione di conclamato pre-dissesto o dissesto. Le cifre con cui abbiamo a che fare, infatti, palesano questa drammatica situazione di criticità finanziaria strutturale che si aggira intorno ai 60 milioni di euro di disavanzo. Andando nello specifico abbiamo 20 milioni relativi al Settore Manutenzioni e Patrimonio, per lo più utenze, più 3 milioni e mezzo per Hera Comm Energia.
6 milioni e mezzo è la debitoria relativa ai Settori Pubblica Istruzione, Cultura e Servizi Sociali.
Stessa somma per l’ARO Rifiuti, a causa dei maggiori costi extracontrattuali per il conferimento dei rifiuti. 6 milioni sono relativi al Servizio Avvocatura, di cui 3 milioni e mezzo per il contenzioso ordinario e 2 milioni e mezzo per debiti fuori bilancio che stanno maturando. Nel Settore Finanziario, inoltre, si trovano in un inquietante “limbo”, innumerevoli determine di impegni di spesa che non trovano la conseguenziale fase di liquidazione a causa della notoria scarsità della liquidità di cassa del Comune. E’ giusto che la città sia messa al corrente di queste cifre, anche in maniera analitica, per far conoscere realmente lo stato dell’arte. Alla luce di quanto rappresentato, è giunto il momento che il Sindaco Giorgino si assuma formalmente tutte le responsabilità del caso, rassegnando questa sera in Consiglio Comunale le dimissioni dalla propria carica, per le evidenti responsabilità in cui ha trascinato l’Ente. Solo con questo atto solenne potrò subordinare il mio voto favorevole sia alla delibera di presa d’atto degli squilibri finanziari che a quella, eventuale, di attivazione delle procedure di cui all’art. 243 bis del D. Lgs. 267/2000 e s.m.i. (procedura di riequilibrio finanziario pluriennale). Ciò per senso di responsabilità nei confronti dell’Ente e della città, per evitare che si addivenga a condizioni di ancora maggiore criticità finanziaria, con evidenti ricadute negative su tutta la comunità. Tuttavia, le responsabilità sia politiche che personali devono emergere con forza e trasparenza, anche perché già da alcuni anni si poteva porre benissimo rimedio a questa situazione, prova ne fanno i continui richiami dei vari Dirigenti che si sono succeduti in questi anni (ben 5), i quali richiamavano l’Amministrazione ad una gestione più accorta e, soprattutto, veritiera, dei vari bilanci approvati, anche facendo ricorso alle procedure a cui oggi si vorrebbe far ricorso.
Non capisco come mai, nonostante la riconosciuta professionalità, competenza ed acume del Primo Cittadino, si sia arrivati ad un punto così basso nella storia del Comune di Andria. Per questo, auspico che nelle prossime settimane gli organi competenti vadano a fondo anche nell’accertamento di specifiche responsabilità personali che configurerebbero anche profili di danni erariali, penso ai maggiori interessi delle anticipazioni di tesoreria, agli interessi pagati per i contenziosi del Servizio Avvocatura e ad altre perdite già certificate nei vari bilanci».