«Non è più possibile tollerare l’arroganza del Sindaco nei confronti dei partiti che lo hanno “spinto” sulla poltrona più importante di Palazzo San Francesco». Dopo le nuove richieste di convocazione di una riunione di maggioranza per discutere le delicatissime questioni finanziarie che saranno sottoposte all’attenzione del prossimo Consiglio comunale avanzate da Forza Italia e dopo le ennesime risposte evasive del Sindaco, i vertici provinciale e cittadino di Noi con l’Italia, prendono atto di una situazione politica diventata insostenibile e sollecitano il Primo cittadino a riprendere il controllo dei nervi e a ripristinare quel clima di dialettica improntato al rispetto delle liste che gli hanno consentito la riconferma alla guida della città.

«Non ci è mai piaciuta l’idea dell’uomo solo al comando – dichiarano l’on. Benedetto Fucci e l’avv. Maria Teresa Forlano – e non ci piace per niente l’atteggiamento di onnipotenza adottato dal Sindaco nell’ultimo scorcio di consigliatura. Sottoscriviamo con assoluta convinzione le parole del consigliere comunale Antonio Sgaramella, quando ricorda al Primo cittadino che sta lì per la seconda volta consecutiva grazie a 300 andriesi che ci hanno messo la faccia e a tante migliaia di concittadini che hanno messo un segno sulla scheda elettorale. E’ a questi, innanzitutto, che il Sindaco continua a mancare di rispetto e adesso è arrivato il momento di dire basta». L’impressione – secondo il partito che fa capo a Raffaele Fitto – è che «colui il quale avrebbe dovuto comportarsi da collante della coalizione di centrodestra e da garante della sua tenuta si stia in realtà comportando da piccolo “ras”, adottando atteggiamenti finalizzati a dividere anziché a unire, con la volontà precisa di alimentare unicamente la fedeltà dei pochi ammessi al “cerchio magico” e, soprattutto, sottraendosi al confronto e alle legittime richieste di spiegazioni che giungono dai partiti e dalle liste della compagine».

Noi con l’Italia sottolinea ancora che «il Sindaco non può scaricare sui partiti le responsabilità della grave crisi finanziaria del Comune, dal momento che egli stesso è stato assessore al Bilancio e quindi era obbligato a tenere sotto controllo i conti e i flussi finanziari, nonché la programmazione economica dell’Ente. Adesso fugge, snobba chiunque esprima un pensiero differente dal suo, risponde con sufficienza, si affida ai social attraverso i suoi “ghostwriter”, litiga con la neo dirigente del Settore a cui chiede di continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto in attesa di tempi migliori». La città – rileva Noi con l’Italia – lamenta una carenza di progettualità e di visione d’insieme che non può più prolungarsi e che è l’effetto di troppe aspettative personali andate deluse e trova proprio nella totale assenza di interlocuzione con le forze politiche la sua “certificazione” inoppugnabile. «Andria non merita tutto questo – concludono Fucci e Forlano – e vogliamo davvero sperare che qualcuno aiuti il Sindaco a uscire da questo tunnel di supponenza che sta conducendo la città verso il baratro».