Tecnicamente si chiama disequilibrio di bilancio. Praticamente significa che il Comune di Andria ha più spese che entrate, nel metà anno 2018, per un valore di poco superiore agli 11 milioni di euro. In sintesi si cerca una soluzione percorribile per ripianare questo disequilibrio essendo ormai da qualche anno essenziale contare in sostanza solo sulla propria cassa e non più sui trasferimenti dello stato. Posso spendere, in sostanza, solo quello che recupero dai cittadini, dagli investimenti e dalle entrate più in generale. Un lungo faccia a faccia con il neo Assessore al Bilancio della Città di Andria, Francesco Lullo, per cercare di capire esattamente cosa potrà accadere da oggi in poi. Il prossimo Consiglio Comunale che sarà convocato tra l’8 ed il 9 agosto prossimo dovrà, in sostanza, prendere atto proprio di questo disequilibrio emerso in modo preponderante anche dopo la relazione del dirigente del settore finanze la dott.ssa Fornelli. Successivamente si capirà con precisione come agire per ripianare questa situazione anche alla luce dell’ispezione del MEF dei mesi scorsi e delle nuove raccomandazioni dei Revisori dei Conti.

Molto probabile una procedura di riequilibrio pluriennale (in sostanza un vecchio pre dissesto). Un riequilibrio che, aldilà della procedura specifica che drovrà esser attuata in questo contesto, sarà necessario parta da due principi fondamentali come ci spiega lo stesso Assessore Lullo: tagli ai servizi e riassetto dei tributi con una armonizzazione delle entrate. In sostanza bisogna agire sulle modalità di riscossione ma anche e soprattutto sulle banche dati dei vari settori comunali che, ad ora, appaiono piuttosto scollegati tra loro. Banche dati che dovranno trovare corrispondenze con l’anagrafe ma anche e soprattutto con Camera di Commercio ed Agenzia delle Entrate. Una stretta importante si prevede proprio sulle aziende, sui liberi professionisti ed infine sui cittadini. Altro passaggio obbligato sarà quello dei tagli: servizi non indispensabili che potrebbero esser rivisti o cancellati assieme ad una rivisitazione delle spese per la Multiservice che, visto anche un vecchio progetto passato mai stato approvato, potrebbe anche esser un tassello importante proprio nella riscossione dei tributi stessi.