La vendemmia 2018 in Puglia si prefigura ottima per qualità e quantità, secondo le rilevazioni di UE.COOP Puglia, l’Unione Europea delle Cooperative regionale, con un sostanziale recupero sulll’annata vitivinicola 2017.

«La campagna vitivinicola 2018, dopo un 2017 da dimenticare, salvo condizioni climatiche avverse per le uve rosse dovute alla variabilità del tempo a cui siamo ormai abituati, dovrebbe segnare un aumento del 15% delle quantità prodotte, una crescita che avrebbe potuto essere ancora più sensibile se non fosse stato per grandinate, nubifragi e bruschi cambiamenti climatici dei primi 6 mesi dell’anno». Così il Vicepresidente Nazionale di UE.COOP, Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme, fotografa la situazione della vendemmia allo stato attuale.

«Le uve sono in fase di maturazione – rileva UE.COOP Puglia – e nelle campagne si temono nuove ondate improvvise di maltempo che, unitamente a umidità e nebbie notturne, causerebbero l’insorgenza di muffe e marciumi acidi, determinando devastanti condizioni di svantaggio».

«Il vino pugliese ha raggiunto primati che fino a 30 anni erano quasi inimmaginabili – aggiunge il Vicepresidente Maci – e il Primitivo è il vino più consumato al mondo, è secondo solo al Prosecco. Grande successo delle ‘bollicine’ made in Puglia, anche grazie alla straordinaria versatilità del Negroamaro in purezza che, oltre ad essere un grande vino rosso e rosato, ha rivelato delle straordinarie performance nella spumantizzazione».

«I vini che un tempo erano costretti a migrare per la spumantizzazione oggi sono prodotti direttamente in Puglia – aggiunge UE.COOP Puglia – chiudendo una filiera di eccellenza che ha aperto tangibili prospettive di mercato».

«Determinante il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia – aggiunge il Presidente di UE.COOP Puglia, Giuseppe De Filippo – che vede la provincia di Foggia al secondo posto Italia per ore di lavoro create nel settore del vino e al decimo posto della top ten anche un altro vitigno pugliese, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari. Innumerevoli le opportunità di lavoro per chi è impegnato direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività connesse, di servizio e nell’indotto».