I migranti soccorsi dalla ong MOAS (Chris McGrath/Getty Images)

Le notizie di naufragi e di continue perdite di vita nel nostro mar Mediterraneo sono ormai all’ordine del giorno. L’ONU parla di oltre mille morti, solo negli ultimi mesi. Al naufragio di migranti, poveri e disperati, si aggiunge anche quello dell’Europa, la quale ha abbandonato i suoi nobili valori, basati sull’inviolabilità della dignità umana, per sposare una politica scellerata votata alla non accoglienza.

La Chiesa italiana con il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alza la voce dicendo che: “la logica del cristianesimo è prendersi cura. Accogliere, accompagnare, integrare come dice il Papa. Se c’è una nave che sta nel mare non si può chiudere i porti, non si può rischiare di far morire o creare disagi a delle persone”. “Il problema – ha aggiunto – non riguarda solo l’Italia, riguarda l’Europa ma riguarda il mondo intero, riguarda come è impostata una certa politica che non favorisce i popoli più poveri”.

Come diceva Paolo VI nella Populorum Progressio: “c’è una logica perversa che fa sì che i Paesi ricchi si arricchiscano di più, e i poveri si impoveriscano. C’è questo problema a livello mondiale di movimento, di migrazione, e quindi il problema va visto globalmente: non basta nemmeno l’Europa, ma forse sono un po’ le logiche mondiali che devono cambiare in questo senso”.

Di fronte alla chiusura culturale e sociale, che si fa beffa dei più importanti valori cristiani, si alza forte anche il grido di protesta di altri religiosi e laici cristiani come Padre Alex Zanotelli. È stato così, indetto un ‘digiuno di giustizia’ a partire da martedì 10 luglio, che durerà dieci giorni. “A tutti gli uomini e donne di buona volontà. Martedì 10 luglio 2018 alle ore 12 ci ritroviamo a Roma, in piazza San Pietro, per una giornata di digiuno. Da lì proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo. E continueremo a digiunare per altri 10 giorni…”.

Papa Francesco nell’omelia pronunciata a Lampedusa 5 anni fa disse: ‘Avete mai pianto quando avete visto un barcone affondare?’. A Lesvos in Grecia il Papa disse: ‘Quando guardiamo negli occhi i bambini dei campi profughi comprendiamo la bancarotta dell’umanità’.

In virtù di tutto questo la Comunità “Migrantesliberi”, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria e la comunità parrocchiale Madonna della Grazia, giovedì 19 luglio p.v., aderiscono anche loro al digiuno come protesta pacifica contro i muri delle odierne politiche migratorie europee, prive di libertà e dignità per tutti gli esseri umani.

Giovedì 19 luglio alle ore 19.00 presso la Chiesa Santa Madonna della Grazia di Andria è prevista la celebrazione della Santa Messa, per condividere un momento di preghiera e di speranza affinché queste annose politiche disumane possano cambiare rotta. Il nostro Bel Paese e la Città di Andria da sempre ospitale è invitata, per dare un segno di partecipazione e continuare la sua opera di solidarietà e accoglienza.

“Il diverso oggi è riconosciuto come un pericolo – ricorda don Geremia Acri, responsabile dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria – e ciò succede quando svaniscono i volti dalla nostra vista per incontrarsi e ascoltare le storie personali. Tutto questo aumenta quando si crea il nemico per scopi di consenso elettorale, incitando all’aggressività, insinuando sospetti, fomentando paura, adulterando e avariando la verità, e mistificando la realtà”.

Digiuno per protesta

Accogliamo e facciamo nostro l'invito di Padre Alex Zanotelli

Pubblicato da Comunità "Migrantesliberi" su Lunedì 16 luglio 2018