«Vi prego lasciate in pace i nostri cari. Non c’è più rispetto neanche per chi non c’è più». E’ lo sfogo di un genitore giunto sulla tomba del proprio figlio all’interno del Cimitero di Andria, e ritrovatosi nuovamente difronte allo scempio di fiori, lucina e vaso asportati da qualche impunito personaggio. Uno sfogo che, purtroppo, trova conferme da più parti e che, sentendo il fratello di un altro congiunto sepolto proprio in uno dei viali del cimitero cittadino è divenuta una «situazione insostenibile».

«Ci sentiamo violati nuovamente – ci spiega Michele – ogni volta che arriviamo qui e non troviamo qualche pezzo capiamo che la scelleratezza umana davvero non ha confini. Chiediamo inevitabilmente l’intervento di qualcuno». Michele è il fratello di Nicola Castellano, deceduto in un tragico incidente nel mese di febbraio scorso e che chiede rispetto per il suo indimenticato congiunto: «Basta! Il vaso è davvero colmo. Solo domenica abbiamo subito un nuovo atto vandalico ed un furto. Siamo davvero stanchi. E’ necessario un intervento di maggiore vigilanza visto che la civiltà, purtroppo, resta un optional».

Ma poi c’è anche Nicola, marito di Concettina, che giorno dopo giorno giunge per accudire il luogo dove è sepolta sua moglie. Anche per Nicola diversi atti vandalici e furti: «Tre volte nelle ultime settimane hanno portato via le lampadine ed il vaso. Non so più che fare. E’ ogni volta un colpo ulteriore al cuore ed un gravissimo atto nei confronti di chi non c’è più e della memoria di persone scomparse. Fate qualcosa vi prego!». Appelli che, come detto, si stanno moltiplicando per una situazione che urge riportar subito a livelli minimi di civiltà.