“Se son rose fioriranno”, è un antico proverbio popolare che però si conclude “se son spine pungeranno”. Rose e spine che oggi sono al centro di un delicato intreccio per il calcio nella città di Andria. Calcio ormai cancellato dalle serie professionistiche, nuovamente, dopo il rapido ritorno in serie C ed i cinque anni di Fidelis costruiti sulle ceneri dell’Andria BAT. Un fallimento quello di questa avventura guidata dal Patron Paolo Montemurro arrivata come un fulmine a ciel sereno in questo inizio di luglio dopo un disperato tentativo di salvare il salvabile ed iscrivere la squadra alla prossima serie C.

Ma ora c’è da pensare, rapidamente, ad una soluzione alternativa: quella soluzione che vedrebbe protagonista nuovamente la piazza andriese nel massimo torneo dilettantistico. Una Serie D che a questo punto diventa un obiettivo praticabile sopratutto alla luce dell’impegno della Fondazione degli Andriesi, una nascente società che ha già raccolto diverse adesioni attraverso il garante individuato e cioè l’Avvocato Marco Di Vincenzo. Garante al lavoro sin da ieri, assieme all’amministrazione comunale cittadina, per capire esattamente come impostare un progetto nuovo per il calcio in città.

C’è la volontà di ripartire con una idea tecnico-societaria completamente diversa da quella degli ultimi anni. Si partirebbe, infatti, con una cordata di imprenditori ma anche con una base di azionariato popolare diffuso per una idea che ad ora non è ancora mai stata praticata in città. Idea complessa ma per la quale sembra esser arrivato il tempo giusto per praticarla. Nella giornata di domani è previsto un importante incontro con rappresentanti della Lega Dilettanti. Sarà questo, attraverso il Sindaco Nicola Giorgino, il primo atto per l’eventuale richiesta di ammissione di una realtà calcistica al torneo di Serie D per la prossima stagione. Poi bisognerà formare la società sportiva e versare a fondo perduto i 150mila euro necessari per aver accesso all’iscrizione. Tempi ristretti ma non impossibili: in circa 15 giorni, infatti, bisognerà chiudere tutta la partita tecnico-societaria. In Serie D potrebbe esserci un pezzo importante di storia calcistica pugliese: oltre al Taranto già attrezzato per una stagione importante, infatti, vi potrebbe esser anche il Bari dopo il fallimento in una delle estati più nere per l’intero calcio regionale. Insomma, se son rose fioriranno!