Nubi minacciose in vista per l’Officina San Domenico di Andria. Martedì 17 luglio scadrà la prima proroga per la gestione del laboratorio urbano andriese che attualmente è guidato dal Consorzio “Opus” di Foggia, vincitore del bando nel 2013 e che aveva visto il suo punto “0” il 18 marzo di quello stesso anno. Il 17 marzo 2018, a cinque anni da quella data, e dunque alla scadenza della gestione quinquennale, è arrivata la proroga di quattro mesi che ha permesso ad Opus di continuare a gestire l’Officina, in attesa di un nuovo bando da parte del Comune di Andria. Ad oggi, tuttavia, ancora nessuna notizia del bando in questione e l’Officina San Domenico di Andria rischia di chiudere i battenti martedì 17 luglio, vista la mancanza di comunicazioni o nuove proroghe.

Il laboratorio urbano andriese già in passato ha vissuto una lunga “odissea”, ed ora il rischio di precipitare nuovamente nel “limbo” dell’incertezza si fa sempre più realistico. L’idea dell’Officina San Domenico era nata già nel 2005 dall’allora amministrazione Zaccaro; nel 2006 il bando regionale di “Bollenti Spiriti” e la partecipazione da parte del Comune di Andria che in due mesi candidò il progetto di riqualificazione urbana per la creazione del Laboratorio e di uno spazio creativo in pieno centro storico; bando vinto e progetto ammesso a fine 2006 per un totale di oltre 1milione e 600mila euro; nel mese di ottobre del 2007 la firma del disciplinare con la Regione Puglia e l’assunzione di co-finanziamento regionale di 660mila euro; a novembre dello stesso anno il bando di gara per i lavori; nel 2009 il primo bando di affidamento della gestione non andato a buon fine e riproposto ad inizio 2012, con l’Amministrazione cambiata ed a guida di Giorgino, dopo uno stop dei lavori dovuto ad alcuni problemi burocratici; il bando non va nuovamente a buon fine per la mancanza dei requisiti delle due ditte partecipanti e si arriva a fine 2012 con il nuovo bando e l’assegnazione definitiva della gestione a febbraio 2013. Il 18 marzo 2013, di fatto, fu il punto “0” dell’Officina di San Domenico finalmente restituita alla Città.

Il laboratorio urbano, inoltre, rappresenta un pezzo di storia importante per la città di Andria. Nel 1897, infatti, l’allora direttore dell’Officina Elettrica, Saverio Cicco, annunciava di aver acceso la prima lampada elettrica all’interno della città. Un filo conduttore importante che dopo oltre 100 anni e molti lustri di abbandono di quella zona per lo sviluppo di altre zone, riportò l’attenzione verso l’energia creativa andriese proprio lì dove l’energia si creava.

Ed ora, in attesa di sapere cosa ne sarà di questo spazio divenuto punto di riferimento per tanti giovani e studenti, ci si augura che quella energia non venga spenta nuovamente.