«Ancora una volta la nostra amministrazione conferma la sua vocazione di indifferenza per i problemi reali dei cittadini andriesi, tutta dedita com’è alle proprie beghe interne riguardo le poltrone, i rimpasti, gli incarichi, le incompetenze (presunte o reali), ecc…». Interviene così in una nota l’Avv. Giovanna Bruno, Consigliere Comunale di Progetto Andria, PD.

«E sembra che nessun assessore, consigliere o membro della maggioranza – continua – stia girando per le strade della città in questi giorni perché altrimenti avrebbe avuto chiara l’insofferenza palpabile di tutti gli andriesi che, nonostante tutto, stanno mostrando maturità nella gestione del mancato servizio di raccolta dell’umido, ma che oramai sono al limite della pazienza. Non è possibile subire un affronto così spudorato, dicono i cittadini: “Abbiamo pagato la TARI solo il mese scorso!!!” Questo è lo sfogo più ricorrente in queste ore.

E, si badi bene, è stata la TARI più cara della storia. Un’imposta che continua a crescere e che porta con sè ancora polemiche riguardo gli errori di calcolo. Imposta che, nell’evidenza di questi giorni, non porta assolutamente con sé i servizi che dovrebbe produrre.

Il tutto aggravato dal fatto che, l’umido, con il caldo dell’estate, in casa proprio non si può tenere. Di conseguenza è facile cominciare a vedere per strada “focolai” di una situazione che, se protratta, potrebbe diventare devastante. Le prime “discariche fai-da-te” sono visibili già in alcune zone della città, come se non fossero già tante quelle alle porte della Città, con le campagne prese d’assalto da cittadini incivili o, come qualcuno dice, così tanto sfiduciati dalla differenziata che preferiscono fare i barbari. Comportamento, questo, che ovviamente contestiamo fortemente, invitando tutti a collaborare e a tenere alto il senso del rispetto per l’ambiente.

Comunque, al di là di tutto, vi è un dato certo ed incontestabile: gli andriesi chiedono maggior rispetto e ne hanno diritto. Per quello che pagano e per come in tantissimi si impegnano, non è possibile avere un servizio di raccolta ad intermittenza!

Così come non è possibile scaricare la colpa sui lavoratori della Sangalli, spesso presi di mira da improperi e reazioni scomposte ma pure loro piuttosto stanchi per tutta questa situazione e critici nei confronti dell’amministrazione.

Se è vero, come si vocifera, che i problemi della mancata raccolta sono imputabili ai tardivi (o inesistenti?) pagamenti da parte del Comune…allora è giunto il momento di correre urgentemente ai ripari! Speriamo che la nostra amministrazione apra i portoni delle proprie stanze di palazzo e scenda un po’ per strada nei prossimi giorni per porre rimedio a questa indecenza. La pazienza ha un limite…!»