Il 20 giugno si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Obiettivo, quanto mai attuale, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo costretti a fuggire da guerre e violenze e a lasciare i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita.

Ieri ad Andria una serie di iniziative volute dal Settore Socio Sanitario del Comune di Andria e dalla Comunità “Migrantesliberi” che dal 2014 ha in carico una struttura cosiddetta SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), per 22 posti di accoglienza all’interno di una palazzina confiscata alla mala e tornata in vita grazie ad una importante opera di progettazione e programmazione delle attività.

L’occasione è stata importante sia per un vero e proprio open day di Casa Santa Croce intitolata al giudice assassinato dalla mafia Rosario Livatino, e sia per metter in evidenza il percorso effettuato in questi quattro anni in una importante condivisione tra enti.