La Giunta di centrodestra che attualmente governa la Città di Andria è stata azzerata questa mattina dal Sindaco Nicola Giorgino. Una decisione quella del Primo Cittadino andriese che sembrava esser nell’aria negli ultimi giorni, giorni in cui, tuttavia, si pensava ad un rimpasto più che ad un azzeramento. Ma il post sull’ormai noto social network Facebook con il quale Giorgino ha, difatto, comunicato la decisione di questa mattina, è un concentrato di notizie particolarmente interessante.

Serve più «vigore politico nel concludere le azioni avviate, velocizzando l’attività amministrativa», scrive Giorgino ricordando che probabilmente non tutti gli assessori nei diversi settori si sono rivelati adeguati al ruolo politico ricoperto. Ricordiamo che dopo le elezioni del 2015 per un anno lo stesso Primo Cittadino, decise di nominare una Giunta completamente tecnica richiamando i partiti ad un passo indietro rispetto a veti incrociati e nominativi proposti. Solo nel 2016 la nomina della giunta politica con qualche cambio strada facendo per aumentare la rappresentatività dei dieci partiti che, attualmente, continuano a rappresentare la coalizione di centrodestra alla guida della città di Andria. Ma di particolare interesse è anche il proseguo del testo: per la prima volta da otto anni a questa parte, infatti, Giorgino potremmo dire che “tira le orecchie” non solo alla sua parte politica ma anche a dirigenti e funzionari rei «di non aver mostrato negli ultimi mesi un piglio deciso nell’affrontare questioni rilevanti per la città». Ma il Primo Cittadino si spinge oltre e si rincresce «ancora una volta, di constatare come spesso dirigenti e funzionari siano molto più attenti alle loro posizioni economiche che ad altro». Insomma un richiamo importante alla macchina amministrativa e non solo politica, un richiamo che mostra tutta la fragilità di un ente per il quale non è necessaria solo una classe politica più preparata ed all’altezza del governo di una città da oltre 100mila abitanti, ma anche una classe dirigente ancor più al servizio della comunità e delle problematiche.

«Ai gruppi politici, facenti parte della maggioranza, chiedo una prova di maturità e concretezza – spiega Giorgino – vengano designati uomini e donne all’altezza del compito e per questo motivo mi attiverò personalmente perché le scelte da effettuare siano improntate alla competenza, alla passione, all’esperienza e ad un impegno costante». Il chiaro riferimento è ad alcuni componenti della Giunta speso poco presenti e magari distratti rispetto ad alcune decisioni da prendere con rapidità. Certo resta complesso il momento politico visti anche i diversi rapporti personali e di partito incrinatisi in questi anni ed appare quanto mai difficile il dialogo tra componenti dello stesso partito e gruppi consiliari o viceversa. Una decisione quella del Primo Cittadino che, naturalmente, spariglia le carte sul tavolo e che ripropone una tela che andrà nuovamente tessuta con particolare attenzione e mediazione. Appare quanto mai evidente anche che dopo otto anni di amministrazione ci sia la «consapevolezza di aver sacrificato tempo, affetti e salute». Ma lo stesso Giorgino, in chiusura, ricorda che «ora serve uno scatto finale per portare a compimento le azioni intraprese dall’amministrazione comunale. Occorrono, tuttavia, – la conclusione del Sindaco – umiltà, preparazione e lungimiranza».

Si aprono, naturalmente, scenari inestricabili. Non sembrano esserci stati episodi particolarmente rilevanti che abbiano fatto maturare questa decisione così drastica ed importante, ma naturalmente il richiamo alle capacità politiche ed alla efficienza di dirigenti e funzionari, apre una partita che potrebbe portare sia ad un completo rimpasto della Giunta che ad una parziale rivisitazione delle deleghe. Ma potrebbe portare, in ultima analisi, anche all’impossibilità di proseguire con l’azione amministrativa nel caso in cui tutte le caratteristiche espresse dal Primo Cittadino nelle sue motivazioni non fossero accolte dai suoi diretti interlocutori. Ora si attendono, naturalmente, le reazioni.