Tanta gente per le strade, nonostante la prima vera domenica estiva, tanti figuranti ed un ritorno al passato che ha permesso di rievocare, per la IX^ edizione, il transito di Sant’Antonio. Ad Andria, grazie alla Parrocchia di Santa Maria Vetere, è tornata nuovamente tra le vie della città la rievocazione storica dell’ultimo pellegrinaggio terreno del Santo dal romitorio di Camposampietro verso il convento di Santa Maria Mater Domini di Padova, dove aveva chiesto di poter morire. Era un venerdì, quel 13 giugno del 1231.

A distanza di 787 anni, circa 200 i figuranti che hanno sfilato per un viaggio suggestivo e molto apprezzato nel passato dell’età medioevale. Abiti d’epoca perfettamente ricostruiti, nobili, dame, bambini, frati e popolani, ma anche la presenza di carri, che hanno richiamato l’ambientazione del transito terreno del Santo, e poi gli sbandieratori del gruppo “Terre Grumi” di Grumo Appula e i “Fieramosca” di Barletta. L’associazione “La tradizione degli svevi”, infine, ha sfilato con i suoi tamburi, soldati e banditori che hanno animato anche Piazza Santa Maria Vetere, dove è stato possibile degustare i piatti tipici del Medioevo.

Sant’Antonio, nel racconto di quel transito, fu deposto su un carro trainato da buoi per essere trasportato a Padova. A quel punto Antonio giunse all’Arcella, un borgo della periferia, dove fu colto da morte e spirò mormorando: “Vedo il mio Signore!”. La notizia della sua morte si sparse rapidamente per la città, gridata per le strade dai bambini “E’ morto il padre Santo, è morto Sant’Antonio!” , e molti, tra nobili e popolani, si precipitarono per avere una sua reliquia o accostare degli oggetti al suo corpo.

 

Una bella tradizione che anno dopo anno aumenta collaborazione e figuranti alla ricerca di una sua collocazione sempre più specifica ed importante.