Il Noe dei Carabinieri vuole vederci chiaro dopo la denuncia effettuata nei giorni scorsi dai signori Ferri e dalla nostra emittente, di una possibile presenza di inquinanti all’interno di acqua di falda proveniente da un pozzo artesiano nella periferia della Città di Andria. Siamo nuovamente, questa mattina, in via Vecchia Barletta, dove i militari del Noe sono giunti, dopo l’apertura di un fascicolo d’indagine da parte della magistratura, assieme all’ARPA Puglia, il Servizio Igiene dell’ASL BT e l’ARIF, ente questo gestore dei pozzi artesiani.

La principale novità della giornata è la chiusura del pozzo regionale numero 4, chiusura voluta dalla stessa ARIF precauzionalmente in attesa di maggiori approfondimenti sui campioni di acqua prelevata. I Noe, infatti, dovrebbero effettuare analisi ad ampio spettro considerando che la priorità principale resta quella di mettere in sicurezza questa area e l’acqua di quel pozzo. Serve, infatti, che questa acqua probabilmente inquinata non vada dispersa ulteriormente.

E’ presumibile che gli stessi militari abbiano richiesto ulteriore documentazione a tutti i soggetti in campo per verificare anche altri pozzi artesiani della città assieme a tutte le analisi effettuate in questi ultimi mesi. Durante le analisi, tuttavia, è emersa anche la situazione complessa di quella vasca di decantazione presente in via Vecchia Barletta e da cui parte l’acqua per i campi: attorno alla vasca, infatti, è stata rilevata moltissima sporcizia oltre che rifiuti di ogni genere assieme ad alcune lastre di amianto. Un’altra situazione che andrà verificata e per cui bisognerà intervenire al più presto. Nel frattempo, si attenderanno le prime analisi sui campioni d’acqua che stamane i militari del Noe hanno prelevato.