C’è stata la voragine apertasi a Largo Grotte ad Andria, quella che ha fatto sprofondare una sezione del Lungomare Mennea a Barletta, l’ormai consueto Sottovia di Pozzopiano a Trani completamente allagato. Ma c’è stato, anche e soprattutto, il ferimento di due donne all’interno dell’Ospedale “Bonomo” di Andria per il distaccamento di una ampia sezione di intonaco nella sala d’aspetto del reparto di Neurochirurgia al secondo piano del nosocomio andriese. Una giornata completamente da dimenticare nella Provincia di Barletta Andria Trani quella di ieri dopo le abbondanti piogge di questi due giorni ed i danni provocati non solo dalle condizioni metereologiche ma anche, e soprattutto, dall’incuria, dalla mancata manutenzione e probabilmente dagli errori fatti nell’esecuzione di lavori.

Partiamo dall’Ospedale “Bonomo” dove attorno alle 11 di ieri mattina si è staccata una sezione di intonaco di circa un metro quadro dal soffitto della sala d’aspetto di Neurochirurgia. In quel momento, in attesa, vi erano due donne canosine entrambe ferite e di cui una ha avuto la necessità di sei punti di sutura al capo. Stato di shock per le due, stato sempre più complicato per una struttura come quella del “Bonomo” che soffre la poca manutenzione degli anni e la vecchiaia di spazi che da 25 anni non vengono toccati. Dalla Direzione Generale hanno fatto sapere che, oltre alle scuse ed al rammarico per l’accaduto, sono già in procinto di partire diversi bandi tecnici per progetti di riqualificazione degli spazi del nosocomio andriese. Bandi e lavori richiesti a gran voce praticamente da tutti in attesa di quello che, forse, potrebbe esser un nuovo ospedale ancora lontanissimo. A preoccupare sono questi crolli non prevedibili e non dovuti ad infiltrazioni d’acqua ma semplicemente all’usura dell’intonaco stesso. Immaginare cosa potesse accadere in caso di evento del genere in un reparto è facile e direi drammatico.

Ci spostiamo di un paio di ore e di un paio di chilometri e nel centro antico di Andria, nella rinnovata Piazza di Largo Grotte, ecco il crollo di una sezione ammodernata solo cinque anni fa. Diametro di circa due metri, profondità di un metro e mezzo, panico e preoccupazione tra residenti e dipendenti dell’Ufficio Attività Produttive del Comune di Andria immediatamente sgomberato. Voragine apertasi proprio lì dove sorgevano le famose Grotte di Andria, voragine che i tecnici stanno analizzando per capirne la natura, voragine che non ha provocato feriti solo per l’orario in cui è avvenuta visto che in quel luogo ci giocano bambini e genitori praticamente ogni giorno. Zona transennata in attesa di interventi risolutivi.

Tardo pomeriggio e qualche chilometro più in là, ci trasferiamo a Barletta, dove a causa della rottura di un tronco della fogna nera, per la forte pressione, si è aperta una voragine nel tratto pedonale della Litoranea Mennea nei pressi del Canale H. Intervento lungo e complesso di messa in sicurezza, area completamente interdetta e tecnici ed operai in moto per porre rimedio ad un altro evento di cronaca che fortunatamente non ha provocato feriti. Torniamo al mattino, infine, per spostarci a Trani dove, per l’abbondante pioggia, il Sottovia di Pozzopiano, ha registrato il classico pieno d’acqua con la chiusura al traffico ed il necessario intervento con pompe idrovore per svuotarlo. Un problema annoso che continua a caratterizzare quel tratto stradale di collegamento periferico verso l’ampia zona di Capirro a Trani Sud. Una giornata, insomma, da dimenticare per la BAT dopo una normalissima, seppur violenta, pioggia che ha portato in provincia poco più di una decina di millimetri di acqua.