«Bisogna staccare subito la spina a questa amministrazione, vogliamo troppo bene a questa città». Inizia cosi la nota del segretario cittadino del PD, Giovanni Vurchio.

«Non sono servite le innumerevoli interpellanze sul Bilancio di Previsione 2018/2020 a far comprendere all’amministrazione che la situazione finanziaria e debitoria dell’Ente è davvero preoccupante. Con il nuovo sistema di contabilità armonizzata, tutte le difficoltà di bilancio stanno emergendo, compresi gli errori fatti nel periodo amministrativo precedente. È nel primo governo cittadino di Giorgino che si sono verificati la maggior parte degli errori che oggi è faticoso correggere e che urta con un sistema organizzativo che fa acqua da tutte le parti: mancano i collegamenti tra gli uffici, molti investimenti sono stati programmati in modo errato; molti costi contrattualizzati pesano annualmente sul bilancio. Somme eccessive somme da incassare (ICI, IMU, TASI, TARI), processi decisionali sfuggiti ad una politica distratta e totalmente assente, sempre più in declino, e fortemente bisognosa di una guida politica. Sia il bilancio pluriennale 2018/2020, approvato in cinque minuti da questa amministrazione, che il rendiconto di gestione per l’esercizio 2017, altrettanto approvato senza approfondita discussione nel merito, hanno evidenziato tutte le loro lacune. La situazione debitoria del Comune di Andria è alle stelle, i servizi pubblici iniziano a non avere più lo stesso indice di gradimento; manca una programmazione nello sviluppo delle nuove opere pubbliche e il consolidamento dell’esistente, i fornitori incassano, in media, ogni 180 giorni, gli stipendi ai dipendenti pagano con ritardo e molte sono le rate per mutui contratti sulle debitorie. Insomma, senza demagogia e strumentalizzazione alcuna, la situazione del nostro Ente è gravissima. Non possiamo permetterci più di “buttare dalla finestra” 795.640,33 euro quali sanzioni, interessi per aver pagato in ritardo per un totale di euro 3.113.013,81 di Energia elettrica, per il periodo 2014/2016, ed euro 333.259,04 quali “spese per liti” per cause perse relative a sinistri stradali. Insomma oltre un milione di euro sperperato e che potevamo utilizzarlo per finalità più nobili. La politica è l’unico strumento che abbiamo per migliorare la nostra società e non per peggiorarla. Urgono Idee nuove per la nostra città – continua il segretario cittadino – idee che devono servire a rilanciare quei processi economici ormai definitivamente bloccati: sicurezza, edilizia, turismo e commercio vanno rilanciati subito e contestualmente va riorganizzata l’attività degli uffici. L’amministrazione cittadina continua a vivere alla giornata e si confronta solo con chi sta peggio, senza prendere atto dell’impossibilità oggettiva di amministrare. Stacchiamo la spina a questo governo della città, facciamolo prima che sia troppo tardi!».