Oggi vogliamo raccontarvi una bella storia, o meglio, a raccontarla ci penserà il protagonista di questa vicenda davvero ricca di significato. Si chiama Salvatore Quacquarelli, è un giovanissimo studente andriese di 14 anni, ed è affetto da una lieve forma di autismo. Salvo (il suo nickname) nel recente concorso “L’autismo secondo me”, tenutosi a Barletta con le scuole provenienti dalla provincia Bat, ha ottenuto il primo premio nella sezione degli Elaborati Scritti, in rappresentanza della sua scuola secondaria di primo grado, Padre Nicolò Vaccina.

In esclusiva, e in collaborazione con la sua famiglia, ecco qui la lettera scritta da Salvo e rivolta ai compagni di classi e ai professori. Un elaborato in cui il giovane andriese racconta cosa è per lui l’autismo, o come definito da Salvo stesso, «un’altra parte di me»:

 

«Cari compagni di classe e professori,

voi mi conoscete tutti: sono Salvo, ormai vostro amico e alunno da tre anni. Ho deciso di scrivere questa lettera  perché voglio raccontarvi “un’altra parte di me”, la mia parte speciale. Io ho una forma lieve di Autismo, la sindrome di Asperger, di cui si conosce ancora molto poco, ma tranquilli, ci penso io a spiegarvela!

Io sono un ragazzo come tutti gli altri, forse anche con una marcia in più: mi piace giocare con i numeri, sono la mia passione, infatti sono molto bravo in matematica. Mi piace la scienza e la geografia, adoro disegnare e mi impegno molto a scuola ed in tutto ciò che mi piace.

L’ Asperger non è un punto a mio sfavore, anzi mi sento un ragazzo delle abilità particolari. Sono preciso e sincero in ogni occasione, forse troppo e sto imparando a gestire le mie azioni e pensieri. Per me, esprimere le emozioni e controllarle non è facile, infatti spesso mi sento in balia di ciò che provo e non mi piace.

La mia difficoltà più grande è nei rapporti sociali. Riuscire a conquistare l’amicizia e la fiducia degli altri ed esserne degno, per me è complicato ma non è impossibile. Penso che tutto si possa migliorare riuscendo a comprendersi: l’amicizia è in continua costruzione. La mia vita, tutto sommato, è a posto, ho una famiglia felice e vorrei amici in più con cui uscire a prendere un gelato ”fiordilatte e cioccolato“.

Scrivervi tutto questo non è stato semplice, perché devo migliorare il modo di esprimere i pensieri e di utilizzare le parole giuste. Io mi esprimo meglio con un abbraccio o una carezza, infatti sono un coccolone!

Che altro dirvi, per me non è così male “essere speciale“ anche se per tutti gli altri forse è un problema. Aiutatemi ad esprimere il mio messaggio ed a sensibilizzare tutti quelli che conoscete, perché per comprendere bene l’Autismo, basta solo venirsi incontro, capirsi e cercare di percepire il modo di vivere di chi, come me, si sente un eroe ogni giorno.

Grazie per avermi dato la possibilità di scrivere questa lettera e per avermi ascoltato. Spero che questo messaggio abbia dato anche a voi la possibilità di conoscermi meglio e di considerarmi amico alla pari, piuttosto che una persona per cui preoccuparsi.

Un bacio, Salvo».

 

Grande la gioia negli occhi dei suoi genitori, Nicola e Lucia, felicissimi per il risultato ottenuto da Salvo. Naturalmente non potevano mancare i ringraziamenti a chi ogni giorno sostiene il giovane 14enne in ogni passo della sua vita scolastica, a partire dagli insegnati Roberto Crescini e Margherita Albanese, sino ad arrivare all’insegnate del doposcuola, Marialuisa Fusiello.

E non dimentichiamo gli stessi genitori di Salvo, i quali hanno voluto fortemente che il messaggio del loro figlio arrivasse a tutti coloro che trovano difficoltà nell’affrontare l’autismo, o semplicemente a coloro che provano “imbarazzo” nel rapportarsi con chi ne è affetto.

Ogni ostacolo non è mai del tutto insormontabile e, per dirla con le parole dello stesso Salvo, «la mia vita, tutto sommato, è a posto, ho una famiglia felice e vorrei amici in più con cui uscire a prendere un gelato ”fiordilatte e cioccolato“».