Cosa devono subire ancora gli agricoltori pugliesi per vedere tutelati i propri diritti dalla Regione Puglia?

«Da mesi – sostiene il coordinatore pugliese di Idea, Losito – il PSR (piano di sviluppo rurale) versa in stato comatoso per l’incapacità da parte del governo regionale di monitorare le procedure di preparazione e stesura del bando della misura 4.1.A, tanto da avere una graduatoria bloccata per ricorsi pendenti al TAR, sottoposti, in barba ad ogni presupposto di urgenza, a raffiche di richieste di proroga in ogni udienza di trattazione».

Viene da chiedersi se non sia arrivato il momento di rivolgersi alla Procura della Repubblica oltre che alla Corte dei Conti se, come si sospetta, siano stati falsati i dati relativi alle performance economiche in fase di presentazione delle domande.

«Soltanto nel corrente mese di maggio – prosegue Losito – l’Assessorato alle Politiche agricole della Regione Puglia ha avviato le procedure per l’istruttoria della gelata del gennaio scorso, causa della distruzione della quasi totalità della produzione olivicola dell’agro di Andria e dintorni. Non va dimenticato che la siccità dell’estate scorsa è passata inosservata, tanto che ad oggi non ci risulti sia stato interpellato il Mipaaf per le conseguenti declaratorie, causando la decadenza della Regione dallo stesso diritto».

«Nel dimenticatoio – incalza il coordinatore pugliese del movimento del senatore Gaetano Quagliariello – giacciono le pratiche relative al saldo 2016 ed all’intero importo del 2017 e 2018 delle misure a superficie (integrato, sostanza organica e biologico). A detta degli Uffici regionali, non possono essere evase per colpa di un software costato centinaia di milioni di euro, acquistato da Agea e da anni ancora non gestibile. Anche in questo caso auspichiamo una verifica dettagliata da parte della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica».

La Puglia è la prima regione per produzione di olio di oliva in Italia e che la sola città di Andria da lavoro (in giornate lavorative) ad una forza lavoro pari al 20% della FIAT e nell’intera Regione pari ad oltre il 170%. Da qui la richiesta a gran voce di Idea: «L’assoluto silenzio e le scarse motivazioni che da mesi l’Assessore Di Gioia ed il Suo Coordinatore di Area, Nardone, ci propinano non possono più essere tollerati. Prima che l’intero comparto agricolo scenda in piazza, stanco di soprusi ed angherie, sia la politica a dare un segnale di cambiamento. Se l’Assessore Di Gioia non intende assumersi responsabilità politiche sia il Presidente Emiliano (così solerte quando si tratta di discutere dell’Ilva o del coinvolgimento pentastellato nel Governo della Regione) a sollevarlo dall’incarico per tentare di salvare il salvabile».

Le risorse del PSR rischiano di andare perdute e di essere restituite alla Comunità europea che, da tempo, vorrebbe ridurre ulteriormente il budget per l’agricoltura in Italia del 5% della prossima PAC, oltre a voler eliminare i dazi per l’importazione dell’olio dal nord Africa.

«Ciò non deve accadere – conclude Losito – né potrebbe essere ulteriormente tollerato».