Una conferenza stampa per fare chiarezza e per stoppare il dibattito amministrativo riportandolo sul piano puramente politico. Il Consiglio Comunale di giovedì scorso, che definir turbolento appare piuttosto eufemistico, continua a far parlare di se e questa volta a ricostruire quanto accaduto ci ha pensato direttamente il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino. Il Primo Cittadino ha ammonito maggioranza ed opposizioni sulla necessità di «non giocare con le istituzioni», ha ripercorso punto dopo punto i passaggi effettuati nei giorni antecedenti il consiglio di giovedì sino ad arrivare alle fasi concitate dell’assise cittadina.

Il Primo Cittadino si è spinto oltre presupponendo una tela ed un copione già scritto nello svolgimento del Consiglio ricordando, al netto della dialettica interna al centrodestra ed ai regolamenti dell’assise, che la stessa maggioranza sarebbe stata pronta a votare il nuovo Presidente in qualsiasi momento. Una brutta pagina di politica cittadina soprattutto per l’approccio, ha detto lo stesso Giorgino, più che per l’esito stesso.

“Invalidità derivata” del consiglio e dunque dei provvedimenti successivi il rischio che si sarebbe potuto correre, cioè un vizio di forma di un atto preparatorio del provvedimento si sarebbe ripercosso sul provvedimento finale stesso e dunque sul bilancio di previsione, documento essenziale per il quale c’era già stata una diffida da parte della Prefettura. Giorgino, nella lunga disamina, ha poi chiuso ringraziando per la maturità mostrata dai consiglieri di maggioranza e lasciando uno spazio ad eventuali azioni successive, al termine della verifica di verbali ed immagini, nei confronti dei diversi protagonisti dell’assise di giovedì scorso.

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