«Abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente per le Istituzioni e per i Cittadini che quotidianamente rappresentiamo. Ma questa volta la misura è colma. Non possiamo non prendere le distanze da atteggiamenti vergognosi che hanno letteralmente stracciato la credibilità e l’onorabilità della massima Assise cittadina e che ne mortificano le legittime prerogative». Intervengono così in una nota i Capigruppo di Maggioranza al Consiglio Comunale di Andria, dopo l’Assise svoltasi nella serata di ieri.
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«A causa dell’incapacità del Presidente – Consigliere anziano, Doriana Faraone, la situazione si è mostrata nella sua effettiva realtà. Una inettitudine, la sua, che ha contribuito a inasprire i toni del normale e regolare dibattito politico al solo scopo di agevolare il proprio tornaconto politico senza tener conto dell’imminente approvazione del Bilancio di Previsione 2018. Un atteggiamento irresponsabile quello della Faraone che, imperterrita, ha continuato nella sua conduzione dispotica e inconcludente dei lavori assembleari. Avevamo chiesto di procedere alla discussione dei provvedimenti relativi al Bilancio di previsione, nel rispetto della decisione della Conferenza dei Capigruppo, appositamente riunitasi per decidere la data e l’ordine de giorno della seduta odierna. Ma il colpo di mano, goffamente ordito dai grillini andriesi per mezzo della Consigliere Anziano Faraone, è fallito grazie alla loro stessa incapacità di misurarsi col confronto e con la risoluzione delle problematiche contingenti.
Le nostra priorità non sono le poltrone né le faziosità, ma le sorti della Comunità cittadina soprattutto in momento importante e fondamentale per l’Ente, come l’approvazione di un Bilancio di Previsione. Al loro posto avremmo fatto un’opposizione dura e senza fare sconti ad alcuno anziché allestire inutili teatrini. Al loro posto avremmo preferito discutere sulle prospettive future della città perché siamo consapevoli che la politica, quella vera, è fatta di confronto, passione e soprattutto di spirito di servizio per la Comunità. In questa occasione, come in altre, i cinquestelle si sono creati e hanno agitato il proprio specchietto per le allodole unicamente per un proprio fine edonistico e questo loro egoismo politico ha rischiato di vanificare lo sforzo fatto in questi mesi dall’intera macchina amministrativa dell’Ente.
Loro, i soliti puri e duri, hanno cercato, con l’avallo di qualche teatrante di professione, di mettere in difficoltà un’intera città. Dopo le nostre legittime e sacrosante proteste abbiamo cercato di spiegare invano alla Presidenza e all’intero gruppo pentastellato l’infondatezza del loro tentativo maldestro di giungere ad una conclusione caotica della seduta consiliare. Il puritanesimo grillino si è infranto a causa dei loro stessi demeriti e per la loro incapacità di sapersi misurare con la maggioranza. Hanno esasperato anche gli animi del pubblico e della loro consueta claque, che ha inveito contro alcuni consiglieri di maggioranza.
Al termine di questo spettacolo vergognoso, i suggeritori della maldestra Presidente, sono entrati nel marasma e nella confusione abbandonando l’aula insieme con la loro ‘fida’ Faraone.
Chi, poi, ha sostituito la Faraone, ha fatto anche di peggio: su questo, però, ci siamo già espressi in precedenza (anche con un voto di sfiducia in aula) e per rispetto della Cittadinanza preferiamo non ritornare sull’argomento.
Al Movimento Cinque Stelle vogliamo ricordare che la politica è un’arte nobile nella quale la responsabilità e il decoro sono valori inderogabili e vincolanti. I conti adesso tornano. Sull’incapacità dei grilli andriesi avevamo già espresso le nostre perplessità che ora sono diventate certezze. Il tempo è galantuomo, come sempre».