«E’ sufficiente dare un’occhiata veloce agli ultimi provvedimenti della Giunta regionale per avere contezza di una circostanza che solleviamo da tempo, ma più esso trascorre e più diventa grave: il governo pugliese, ahi noi, oltre ad essere decimato, non ha prodotto alcun atto in grado di raccontare una visione o una sensibilità dell’esecutivo». E’ Nino Marmo, presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, a parlare in una nota di politica regionale e del ruolo del Governatore pugliese

«Emiliano non è il primo presidente che utilizza la Puglia come trampolino di lancio (o schianto) politico: prima di lui, Vendola, solo che l’ex leader radicale, almeno, ha approvato una serie di misure di ampio respiro. Ricette e provvedimenti che abbiamo criticato perché frutto di una cultura di sinistra incapace di scrivere pagine di crescita economica e che, infatti, non hanno avuto alcun impatto sul tessuto sociale se non alcune bolle di sapone (presto svanite nel nulla). Ma Vendola, almeno, aveva “un’idea”».

«La verità è che l’attività è paralizzata perché Emiliano ha deciso di fare il capo-corrente del Pd a tempo pieno, senza avvertire l’imperativo morale di dotare la Regione di assessori con pieni poteri per poter rispondere ai bisogni dei cittadini. Così, le sorti della Puglia sono affidate alla dirigenza che, seppur capace, non può che limitarsi alla normale amministrazione. Inutile ricordare ad Emiliano le emergenze del servizio sanitario, dell’agricoltura, delle imprese. Non c’è nessuno con cui confrontarsi in una Giunta dove ormai gli assessori sono pochi e scippati delle loro funzioni dal modello organizzativo voluto dal presidente, il Maia, per far funzionare peggio tutto, se mai fosse possibile».