Una riforma che non piace in tutte le sue parti, una grave situazione occupazionale che pregiudica difatto l’organizzazione puntuale delle attività, una necessità impellente di investimenti. Sono solo alcuni dei problemi sollevati durante l’assemblea sindacale organizzata dalla Funzione Pubblica della CGIL a Castel del Monte per i lavoratori del MIBACT del territorio a nord di Bari ed in particolare del Museo “Jatta” di Ruvo, di Canne della Battaglia, dello stesso maniero federiciano, di Palazzo Sinesi di Canosa e del Castello di Trani. Tutti ricompresi nel Polo Museale della Puglia voluto dalla Riforma Franceschini e che, tuttavia, alla CGIL proprio non è piaciuta.

Nel Polo Museale di Puglia sono 148 i lavoratori Mibact impegnati e che rivendicano una maggiore attenzione da parte dello Stato per un flusso turistico che proprio in Puglia registra un continuo incremento e che dal turismo può porre le basi per una crescita decisamente più accelerata.

L’assemblea, aperta anche alla partecipazione delle associazioni del territorio come il Comitato Pro Canne, ha tracciato una illustrazione riguardante il nuovo CCNL , le linee programmatiche della Cgil per il nuovo Contratto Integrativo del MiBACT  oltre ad illustrare ed approfondire  la Piattaforma sindacale CGIL per valorizzare,  sul  territorio pugliese e nella BAT,  i Beni Culturali, Archeologici, Paesaggistici ed Artistici presenti al fine di prevenire il declino del MiBACT a garanzia del Valore Pubblico al servizio dei cittadini.